Nome in codice “Labyrinth”
Pescara – UN’OPERAZIONE COMPLESSA DI POLIZIA MARITTIMA – PESCARA HA COORDINATO ABRUZZO E MOLISE
(di Stefano Leone)
La Direzione Marittima di Pescara ha coordinato in Abruzzo e Molise nei giorni scorsi un’operazione complessa di Polizia Marittima denominata “Labyrinth” svolta a livello nazionale da tutti gli Uffici periferici del Corpo delle Capitanerie di Porto nei periodi pre-post natalizi. L’obiettivo principale è stato quello di tutelare il consumatore finale e salvaguardare l’ambiente marino e le specie ittiche bersaglio della pesca illegale, in un periodo in cui la richiesta di prodotto ittico aumenta in modo sensibile. L’attività si è svolta in 3 fasi operative, due nel mese di dicembre 2014 e una nel mese di gennaio 2015 ed ha visto impiegati 113 uomini e donne di tutti gli Uffici tra Martinsicuro e le Isole Tremiti in controlli e ispezioni a mare ed a terra. Per quanto riguarda la parte a mare sono stati impiegati più di 10 mezzi navali che hanno svolto controlli alla pesca a strascico e a circuizione, alla pesca dei piccoli pelagici (alici e sardine) nonché alla pesca sportiva e ricreativa, sul rispetto delle norme di settore anche nei confronti dei pescatori non professionisti dediti alla pesca del tonno rosso e del pesce spada. Particolare attenzione è stata prestata alle misure tecniche in vigore per il periodo successivo al fermo pesca 2014 con verifiche sugli orari e sulle giornate di pesca oltre che sulle distanze minime dalla costa da osservare durante l’attività di pesca, misure adottate per favorire il ripopolamento ittico. Si è proceduto inoltre a verificare la conformità degli attrezzi impiegati e delle procedure di registrazione delle catture. Particolare attenzione è stata posta infine, come di consueto, alle “turbosoffianti”, unità che effettuano la pesca delle vongole e, nello specifico, sul rispetto della distanza minima dalla costa e sul divieto di pesca all’interno dell’Area Marina Protetta “Torre del Cerrano”. Per quanto riguarda la parte terrestre invece sono state impiegate 15 pattuglie che hanno effettuato accurati controlli sia presso i punti vendita e di ristorazione, tra cui anche le mense scolastiche, sia nella grande distribuzione e presso i centri di stoccaggio in cui viene trattato il prodotto. Sono stati inoltre effettuati posti di controllo stradali, soprattutto in entrata ed uscita dai caselli autostradali territoriali, al fine di combattere, in previsione delle festività, un traffico illegale sul territorio di datteri di mare e di tonno rosso. Eseguiti, su tutto il territorio regionale, più di 760 controlli e comminate 30 sanzioni amministrative per un importo complessivo di circa 54.000 Euro. Sequestrati inoltre diversi attrezzi non conformi alle normative vigenti e prodotto ittico per un totale di 118kg. Le maggiori violazioni riscontrate sono state per il mancato rispetto delle norme che disciplinano: la tracciabilità del prodotto ittico (con circa € 11.000 di sanzioni), norme atte a garantire che nella filiera ittica non venga immesso prodotto proveniente da attività illecita e quindi potenzialmente nocivo per la salute pubblica; l’ etichettatura del prodotto (con circa € 8.000 di sanzioni), norme che prevedono una serie di informazioni a tutela del consumatore al fine di consentirgli di poter scegliere il prodotto ittico evitando di essere tratto in inganno e frodato; l’impiego di attrezzi da pesca vietati (con circa € 14.000 di sanzioni) e nello specifico di quelli utilizzati per la piccola pesca e posizionati nelle vicinanze della costa con conseguenti pericoli per la sicurezza della navigazione.
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