Crolli: chiuse indagini Convitto nazionale


L’Aquila – Un’altra fase delle indagini della Procura sui crolli e sulle loro vittime è giunta a conclusione. Complete ormai le indagini preliminari riguardanti il crollo del Convitto Nazionale. I carabinieri hanno notificato ai due indagati, per omicidio colposo, la chiusura delle indagini preliminari. Si tratta di Vincenzo Mazzotta, dirigente provinciale, 43 anni e Livio Bearzi, Rettore della struttura. Il crollo del Convitto nazionale, struttura realizzata oltre cento anni fa, ha provocato la morte di tre giovani e il ferimento grave di un quarto. Le accuse mosse a Mazzotta ma anche al rettore della struttura, sono, in sintesi, quelle di non avere adottato provvedimenti tesi a messa in sicurezza e sgombero dell’edificio, la mancata ristrutturazione e l’avere ignorato le relazioni di “Collabora Engineering” e quelle del “Rapporto Barberi” sulla vulnerabilita’ sismica della struttura.
Un’omissione, quest’ultima, che presumibilmente riguarderà anche molti altri, perchè l’elenco degli edifici pubblici ritenuti a forte rischio sismico a L’Aquila è corposo. Praticamente lo erano tutti, dal Comune alla Prefettura, a molte scuole e altri palazzi che sono sempre stati adoperati come se non vi fossero mai stati rapporti che avrebbero dovuto far nascere quanto meno perplessità.


28 Dicembre 2009

Categoria : Cronaca
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