Lettere – Che tristezza i tapiri e la povertÃ
L’Aquila – Da A.F. riceviamo (lettera firmata): “Forse c’è chi non si accorge che la vicenda dei tapiri alla Pezzopane e al suo fidanzato ha un pochino stancato gli aquilani, sicuramente alle prese con problemi molto preoccupanti e coinvolti da pensieri molto più seri. Ora leggo che viene a galla anche la vendita all’asta per beneficenza, che risulta gonfiata a dismisura: dai 15.000 euro strombazzati giorni fa, le offerte reali sono di meno di 500 euro. E sarei anche curiosa di sapere quanto reali…
La coppia può sicuramente fare, dire e raccontare in tv tutto ciò che vuole, ci mancherebbe altro. Niente da dire sulla vicenda riferita come d’amore, sulla strana coppia (nessuna coppia è strana, se è una vera coppia) e niente da eccepire sulle scelte e sulle decisioni personali dei due protagonisti: ognuno ha diritto alla ricerca della felicità è scritto nella costituzione americana. Trovo invece di basso profilo, e non condivido, che tra tapiri e altri trastulli per l’opinione pubblica, sia finita la mensa di Celestino. Una mensa per i poveri, per chi soffre. Non doveva essere coinvolta né si doveva trascinare la sofferenza di chi non ha da mangiare in una storia di tapiri e altre leggerezze. Un grossolano errore, una graffiante prova di pessimo gusto. Scusate se sono antiquata e la penso così”.
(Ndr) - Difficile dare torto alla nostra lettrice che spesso si fa viva con le sue osservazioni. Nessuno ce l’ha con nessuno, e se si fosse davvero trattato di 15.000 euro da donare alla mensa, tutto sarebbe filato liscio. Ma così pare non sia. E allora, prima di far circolare storielle non vere, bisognerebbe verificarle. La veridicità delle offerte andava controllata prima di far conoscere l’importo, con un minimo di serietà .
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