Far crescere i club e non le accademie
Pescara – RUGBY: “FORMIAMO BUONI TECNICI, SARANNO LORO A FORMARE I GIOCATORI” – (di Stefano Leone) – Foto: Marzio Innocenti e il presidente della FIR Gavazzi) -
Le sue opinioni si confermano in netta opposizione rispetto alla linea della Fir nazionale. La sua è una voce fuori dal coro e, palesemente in contrapposizione alla “linea Gavazzi”, l’attuale Presidente della FIR. Stiamo parlando di Marzio Innocenti, ex capitano azzurro e attualmente Presidente del Comitato Regionale Veneto. In una magnifica ed esplicativa intervista, condotta da Elvis Lucchese e pubblicata su Corriere del Veneto.it, Innocenti punta il dito sull’attuale politica sportiva della FIR che, a suo modo di vedere le cose, non mira il bersaglio giusto per una crescita del movimento.
Che il rugby stia attraversando un momento difficile è fuor di dubbio anche se, il momento di difficoltà, rispecchia l’andazzo generale in ogni settore del Paese. Secondo Innocenzi, “per ottenere risultati effettivi e duraturi, la Fir dovrebbe formare non tanto i giocatori ma i tecnici. Si tratta di quel “formare i formatori” che in realtà non è mai stato fatto seriamente: una colpa del nostro rugby”. Più chiaro di così! Il riferimento è palesemente alla creazione delle cosiddette Accademie e Centri di Formazione. Erano 3 in Italia, diventate 9 dopo l’elezione alla presidenza di Gavazzi. “I ragazzi crescerebbero nelle società – continua ancora Innocenti – senza gli scompensi ai quali assistiamo, mentre ha senso un’Accademia a livello Under 20 per riunire i migliori a conclusione del percorso nelle squadre giovanili”. Dunque la progettualità di Innocenti è proiettata verso un programma di preparazione apicale per i tecnici che a loro volta farebbero crescere i club e, crescendo questi ultimi, crescerebbero inevitabilmente i giocatori e, dunque, il livello tecnico-agonistico. Secondo Innocenti, “i tecnici che lavorano nei club ed i tecnici federali che si occupano di Centri di Formazione e Accademie sono allo stesso livello”. Il problema si ripercuote, immancabilmente, a livello economico. Le Accademie assorbono quasi 5 milioni e mezzo di euro a stagione che, secondo l’ex azzurro, potrebbero invece essere messi a disposizione dei club con una elargizione controllata e verificata dagli uffici preposti della FIR. Il ragionamento di Innocenti ha un riscontro nelle convocazioni per le nazionali giovanili: se fai parte di una Accademia hai maggiori possibilità di avere la vetrina della maglia azzurra, eppure ci sono, in giro per l’Italia, comprese molte società dilettantistiche, giocatori Under 18 di grande pregio e levatura. La domanda è: perché penalizzarli? Marzio Innocenti dunque, dice la sua ma non era un mistero la sua contrapposizione al Presidente federale Gavazzi, ciò che pare invece di cogliere, dalle parole sul progetto proposto da Marzio Innocenti, è un indiretto “parlare” da Presidente del futuro. Ci sarà una candidatura alternativa alle prossime elezioni, mentre il presidente Alfredo Gavazzi ha già annunciato che correrà per il rinnovo del mandato? La risposta è ancora sull’intervista di Elvis Lucchese su il Corriere del Veneto.it: “Sì, una candidatura alternativa ci sarà senz’altro. Il candidato presidente verrà scelto a tempo debito ed a farlo sarà quel gruppo di dirigenti che sta ora prendendo forma. Il nome non è così rilevante: l’istanza che portiamo avanti non riguarda le persone, ma le idee per il rugby che vogliamo”. Se questo non è parlare da Presidente…!
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