Alessandrini, 36 anni fa a Milano
Pescara – In occasione dell’anniversario della morte del magistrato abruzzese Emilio Alessandrini cerimonia con deposizione di una corona per ricordare il magistrato ucciso il 29 gennaio del 1979 a Milano mentre andava al lavoro.
“Reduci dalla celebrazione della giornata della memoria – ha detto il presidente del Consiglio comunale Antonio Blasioli – siamo qui a celebrare il valore della memoria di un uomo di Stato che ha pagato con la vita la sua dedizione alla ricerca della verita’. La vita del giudice Alessandrini e’ stata questo e lo e’ ancora. La sua morte, 36 anni fa, ha toccato le coscienze di tutti e ci spinge a continuare, ognuno con i propri mezzi, il lavoro di costruzione della memoria per le generazioni future e a portare avanti, ognuno con le proprie vite, la conquista di una legalita’ piena che sia la base di una societa’ migliore”.
“Per me questa e’ una giornata particolare – ha detto il sindaco Marco Alessandrini alla fine della cerimonia in memoria del padre che ha vissuto questa volta da sindaco -. Una giornata che difficilmente dimentichero’. Trentasei anni sono un lasso di tempo in cui e’ cambiata la societa’, e’ cambiato anche il nostro Paese, ma un lasso di tempo in cui resta intatta la necessita’ di condannare sempre la violenza politica. Il 29 gennaio per me e’ sempre un giorno particolare, e oggi con la particolarita’ di essere sindaco e aver toccato con mano l’affetto di autorita’ e semplici cittadini, in una cerimonia breve ma sentita. E’ importante la memoria. Memoria come valore della collettivita’. C’erano oggi i ragazzi delle scuole per una staffetta generazionale che ritengo importante per raccontare a chi non c’era quello che e’ accaduto. Mio padre e’ caduto vittima, come altre persone, della violenza politica negli anni di piombo. Una violenza cui dobbiamo opporre tutti, indistintamente, una ferma e netta opposizione. Perche’ se pure ci sono dei problemi, la violenza non e’ mai una soluzione”.
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