Riflessioni – Tutti gli uomini del presidente
Pescara – LE NOMINE SAGA, ULTIMO ATTO DI UN DECISIONISMO CHE SUSCITA QUALCHE SOTTERRANEO MALUMORE COME QUELLO AD ESEMPIO DEL SINDACO DI SAN GIOVANNI T. – (di Stefano Leone) – A proposito dell’accusa di pescarizzare i vertici di Regione Abruzzo “sono andato a controllare dove le mamme dei nuovi capi dipartimento hanno poggiato l’utero, ma nessuno di loro ha avuto natali a Pescara”.
La nomina di Presidente e componenti il CdA di SAGA, avvenuta qualche giorno fa, ha fatto registrare una dichiarazione, sobria ma amareggiata, del Sindaco di San Giovanni Teatino, Luciano Marinucci, a suo dire ignorato nel suggerimento di nomi. Insomma, che Luciano D’Alfonso sia un decisionista non vi era necessità di conferma alcuna.
E che le canta quando c’è da cantarle.
Il rinnovo del management di Saga, la società che gestisce i servizi a terra aeroportuali, (della quale Regione Abruzzo è il maggior azionista), è sembrato solo l’ultimo atto di un decisionismo che appare da “uomo solo al comando” e gli altri a far da comprimari. E non solo in Regione Abruzzo. Chiariamo subito, Nicola Mattoscio è uomo di competenti capacità, di grande acume per l’economia e la gestione, magari non specificatamente nel campo aeronautico, ma è indubbiamente un nome che, con Luciano D’Alfonso, ricorre spesso, (si fece il suo nome anche come candidato Sindaco alle scorse amministrative di Pescara).
Altro “uomo del presidente” Antonello Ricci, professione manager, che sa di turismo e di piani industriali. Ciò che serve per far incrementare i flussi di un aeroporto. Anche il suo nome fu fatto come candidato Sindaco del centro sinistra a Pescara. Nomi di professionisti noti alla città e non solo, nomi di professionisti, (come d’altronde gli altri componenti il CdA Saga), di indubbie doti. Forse in tutto questo, però, qualcosa di buono lo hanno lasciato anche coloro i quali hanno tenuto le redini dell’Aeroporto d’Abruzzo in questi anni difficili e perniciosi sotto il profilo economico. Ad esempio l’ex Presidente Lucio Laureti, (di nomina della Giunta Chiodi), che non avrà fatto miracoli ma ha fatto volare aeroplani duranti questi tempi di tempesta.
A proposito di Laureti sembra che, nel giorno della sua ultima presidenza del CdA, dovendosi insediare il suo successore, il Presidente D’Alfonso gli abbia detto in un orecchio: “Ti voglio bene ma devo effettuare le nomine per l’avvicendamento”; se così è stato, viene da chiedersi se le nomine sono state frutto di valutazioni meritocratiche oppure rifacendosi al manuale Cencelli. Altra domanda che giunge conseguenziale è: chi terrà nella pratica le redini dello scalo? Ciò perché, qualche voce di corridoio, sussurra che chi gestirà effettivamente sarà proprio Antonello Ricci essendo il nuovo Presidente Mattoscio, oberato totalmente dall’altra presidenza pesante come quella della Fondazione. Chi vivrà vedrà. La cosa che conta è che lo scalo aeroportuale diventi davvero d’Abruzzo anche nella pratica e non solo nel nome.
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