Memoria: consiglio regionale
Pescara – (Foto: Giuseppe Di Pangrazio, presidente del consiglio regionale) – La seduta odierna del Consiglio regionale d’Abruzzo si e’ aperta con un minuto di silenzio, osservato in occasione della Giornata della Memoria. Consiglieri e giunta in piedi e in silenzio per un minuto, cosi’ come il pubblico, prima dell’avvio degli interventi del presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio e dei consiglieri di maggioranza e opposizione che hanno riguardato proprio la Giornata della Memoria, come deciso dalla conferenza del capigruppo in occasione di questo anniversario. Prima di questo passaggio la seduta aveva preso il via sulle note della base musicale dell’Inno di Mameli, diffuse dall’impianto acustico della sala consiliare della Provincia di Pescara, dove si e’ riunita l’assise. Il Consiglio ha ricevuto oggi la “visita” di una delegazione di cittadini di Picciano arrivati in citta’ per protestare contro la centrale termoelettrica della Ecogen che peraltro nei mesi scorsi, all’inizio di novembre, e’ andata a fuoco, verosimilmente per un problema tecnico. L’impianto e’ stato al centro delle polemiche gia’ nella fase delle autorizzazioni.
“Sono trascorsi 70 anni da quel 27 gennaio del ’45 quando il mondo conobbe fino in fondo il vertice dell’orrore al quale puo’ arrivare l’essere umano con i suoi totalitarismi ideologici e politici: una simbiosi di barbarie e razionalita’, di selvaggio e di tecnocratico; un’opera di morte intenzionale, scientificamente programmata e realizzata”. E’ il messaggio che il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, ha inviato alla comunita’ abruzzese per celebrare la “Giornata della memoria”. “Questa giornata – ha continuato Di Pangrazio – ci aiuta a ricomprendere e diffondere i valori della solidarieta’, del rispetto reciproco, della non violenza, ancora di piu’ oggi, affinche’ si realizzi quella pacifica convivenza in grado di combattere i pregiudizi e i razzismi, che sembrano riesplodere con fragore nelle societa’ attuali. Occorre saper resistere al male, dove e come esso si manifesta. E per poterlo fare, un individuo ha bisogno di sentirsi inserito in un ordine di valori condiviso – ha continuato il presidente -. La politica e le Istituzioni, con le loro responsabilita’ di legislazione e di governo, devono rendere possibile il coraggio civico ed etico dei cittadini. E allora anche per noi, ricordare la Shoah significa farne memoria, perche’ la memoria e’ garanzia di liberta’. E’ nostro compito mantenere questo giorno al di sopra di qualsiasi strumentalita’ ideologica, valorizzandolo come memoria condivisa, come coscienza condivisa con tutti gli abruzzesi. E’ intento dell’Ufficio di Presidenza – ha poi annunciato – interagire con gli studenti delle Scuole superiori delle citta’ d’Abruzzo, perche’ i giovani siano aiutati a conoscere meglio e fare memoria di quanto avvenne il secolo scorso. La nostra cura deve essere rivolta alla corretta conservazione e all’efficace trasmissione di quanto avvenne, per affrontare con attenzione quanto oggi in Europa e nel mondo si sta riproponendo in termini di violenza e ingiustizia, di intolleranza e sopraffazione, e trovare gli antidoti contro il ripetersi delle atrocita’ avvenute nel secolo scorso. Non dimenticare – ha rilevato, infine, Di Pangrazio – e’ il monito che oggi risuona a difesa dei principi di liberta’ e di uguaglianza garantiti dalla Costituzione repubblicana e sanciti dallo Statuto della nostra Regione”.
Non c'è ancora nessun commento.