Dopo mesi di silenzio, riecco Porta Barete
L’Aquila – (Foto: in evidenza un rendering di Antonello Buccella, sotto immagini degli scavi e Maurizio Capri) – Un potenziale tesoro monumentale e storico per L’Aquila, all’ingresso della città (come sarà domani): Porta Barete inserita nella cinta muraria medievale, che pure è in restauro, tra via Roma e viale Croce Rossa. Un insediamento storico perso e nascosto dall’insipienza di chi ha governato la città in passato, in nome della cosiddetta “santa ignoranza” sempre affamata di affari e lucro, sotto strade inutili, cavalcavia di cemento, tra palazzi orribili di una periferia orribile. Invece, Porta Barete era ed è lì, sotto poca terra, parzialmente recuperata e riportata alla luce. Esistono progetti e suggerimenti per ridarla alla città , conferendole un aspetto suggestivo al termine di un viale ampio e moderno come è ormai quello intitolato a Corrado IV. Ma da mesi un silenzio pesante, inspiegabile, grava sull’argomento: potenti frenatori hanno prevalso? Torna in vigore l’antica regola aquilana del silenzio sempre e su tutto, fino a quando tutti dimenticano e pensano ad altro. Così è sempre stato.
Lascia senza parole l’assenza delle autorità preposte ai beni ambientali, mute come tutti gli altri. Ma ormai tutti sanno che tutto può succedere…
Finalmente, però, parla qualcuno. Quasi a sorpresa.
“Nell’ambito della pianificazione complessiva della ricostruzione post sisma della citta’ dell’Aquila l’area di Porta Barete, come del resto da relativo parere di autorevoli urbanisti e studiosi, riveste un’importanza fondamentale, sia sotto il profilo storico-artistico che sotto il profilo architettonico”. Esordisce cosi’ una nota a firma del capogruppo del Pd al omune dell’Aquila Maurizio Capri. “Per tale ragione – afferma – ritengo assolutamente necessario che si acceleri la procedura di verifica, da parte del Ministero per i Beni e le attivita’ culturali (Mibac), relativamente al parere di fattibilita’ per la riapertura della Porta monumentale, oggi ostruita, che costituiva uno degli ingressi principali alla citta’ medievale. Il Consiglio comunale, dopo lunga e attenta discussione, preceduta da passaggi nelle Commissioni competenti e incontri pubblici – ricorda il capogruppo di maggioranza – ha approvato, nel marzo scorso, una deliberazione finalizzata proprio alla valorizzazione dell’intera area, nell’ambito della quale, sottolineava opportunamente il testo deliberativo, la riapertura della Porta rappresentava un primo passo strategico per la realizzazione del piu’ ampio progetto di riqualificazione dell’intero sistema delle antiche mura urbiche. Un sistema che deve e puo’ dialogare con la citta’ moderna, in un’ottica di rinascita e di riscoperta delle tante eccellenze monumentali custodite nel capoluogo d’Abruzzo. Il tutto, lo sottolineo – prosegue la nota dell’esponente politico – salvaguardando l’ineludibile diritto dei cittadini a rientrare al piu’ presto possibile nelle loro case. Auspico pertanto – conclude Capri – che, da parte del Ministero, arrivino in tempi rapidi le risposte che attendiamo in modo che l’area, peraltro di immediato ingresso alla citta’, possa finalmente avere l’adeguato risalto che merita e che la storia le ha assegnato”.
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