Dragaggio porto Pe, marineria parte civile


L’Aquila – Armatori e pescatori di Pescara, per un totale di oltre cento persone, si sono costituiti oggi parte civile nell’udienza preliminare dinanzi il gup del Tribunale dell’Aquila, Giuseppe Romano Gargarella, che riguarda il dragaggio del porto di Pescara, bloccato negli anni scorsi e poi effettuato di recente. E’ uno degli indirizzi giudiziari verso i quali marcia la lunghissima, assurda storia di un dragaggio che non si è saputo o voluto fare, con lo spreco di enormi risorse. E che ora è da rifare. Si spera da parte di altre persone…
Con la richiesta di costituzione di parte civile, che e’ stata ammessa, gli operatori dei pescherecci chiedono il risarcimento del danno sofferto a seguito dello stop al dragaggio. Nell’ambito di questa inchiesta sono 33 le persone indagate.
Il giudice ha inoltre accolto una eccezione di competenza territoriale per alcuni reati (tra i quali quello di turbativa d’asta) per cui una parte del procedimento e’ stata rimessa a Pescara. Sara’ dunque il giudice naturale, stabilito oggi, quello di Pescara che potrebbe procedere alla citazione diretta oppure fissare una nuova udienza preliminare. E’ stata inoltre accolta la richiesta di incidente probatorio per esperire una consulenza tecnica sulla individuazione del numero identificativo dei fanghi. La costituzione di parte civile e’ avvenuta anche da parte del comune di Collecorvino, comune nel quale sarebbero stati conferiti in discarica i fanghi illecitamente smaltiti. Armatori e pescatori sono rappresentanti dall’avvocato Carmine Ciofani.


20 Gennaio 2015

Categoria : Cronaca
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