Primo impianto riciclaggio pneumatici


Pratola Peligna – E’ stato realizzato presso l’azienda Adria di Pratola Peligna il primo impianto pilota su scala industriale per fabbricare prodotti di grandi dimensioni costituiti da sola gomma riciclata degli pneumatici. La tecnologia di riciclaggio proposta dal progetto europeo Smart (Sustainable Moulding of Articles from Recycled Tyres) e’ chiamata “direct molding”, ovvero “stampaggio diretto”, e consente di agglomerare la gomma riciclata senza l’aggiunta di alcun materiale vergine o legante.
Il progetto Smart e’ coordinato dall’ European Tyre Recyclers Association (Francia) e l’Ateneo di Roma Tor Vergata e’ Rtd Performer (Research and Technology Development Performer). Il progetto di ricerca Smart, finanziato dalla Commissione europea, ha l’obiettivo di sviluppare un nuovo processo di agglomerazione di granuli e polveri derivanti dal riciclo di pneumatici senza alcuna aggiunta di gomma vergine o leganti. I granuli di gomma e le polveri vengono tipicamente prodotti dalla frantumazione degli pneumatici a fine vita e sono impiegati tali e quali (ad esempio per la realizzazione di campi di calcio) o agglomerati per mezzo di leganti. Le applicazioni di gomma riciclata dai pneumatici riguardano principalmente gli impianti sportivi e per il tempo libero (uso esterno), il settore industriale, civile e quello dei trasporti. Il gruppo di ricerca di Tecnologie e Sistemi di Lavorazione del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Universita’ di Roma Tor Vergata aveva da tempo studiato in laboratorio la possibilita’ di stampare particolari in gomma dalla sola gomma riciclata, sostituendo all’azione chimica del legante polimerico una combinazione di pressione e temperatura. Pochi giorni fa, a dicembre – fa sapere l’azienda abruzzese – questo sistema e’ stato mostrato ai valutatori del progetto europeo e in loro presenza sono state stampate, presso l’Adriatica Riciclaggio e Ambiente Abruzzo (Adria) di Pratola Peligna, le prime piastre di un metro quadro, dello spessore di 10 e 20 mm e per un peso, rispettivamente, di 10 e 20 chili. Il prof. Fabrizio Quadrini del Dipartimento Ingegneria Industriale di “Tor Vergata e “Science & Technology Manager dell’intero progetto, ha cosi’ visto completarsi una esperienza di ricerca cominciata piu’ di cinque anni fa e veicolata fino al progetto Smart. ”


19 Gennaio 2015

Categoria : Cronaca
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