Una strana storia alle Poste di Goriano
Goriano Sicoli – RISULTEREBBERO NON EROGABILI SOLDI SPETTANTI A NUMEROSI UTENTI MA GLI UFFICI NON FORNISCONO SPIEGAZIONI – (Foto: l’ufficio postale dei… misteri, quello di Goriano Sicoli) – I risparmi dove sono finiti? Riceviamo da Giovanni Di Simone: “Anziani e malati del paese hanno trovato i loro pochi risparmi tenuti al locale BancoPosta spariti, comunque indisponibili, per motivi che ancora debbono essere chiariti. Nonostante ormai un anno di disagio e di penose attese al freddo fuori l´ufficio per reclamare il rimborso dei loro soldi, non ricevono adeguate risposte , se non superficiali ed evasive dalla dirigenza del Bancoposta, sino a che esausti se ne tornano attoniti a casa, ripetendosi tanto squallido e disonorevole spettacolo settimana dopo settimana; Io mi domando perché questo episodio non sia stato degno di essere una notizia da parte dell´intero corpo dei giornalisti abruzzesi, se non se ne trova traccia o segnalazione in nessun quotidiano neanche nei più diretti immediati e spregiudicati online a difesa dei piccoli risparmiatori di Goriano Sicoli che, nel confronto piu´che cittadini di uno stato libero egualitario e democratico, appaiono di piu´ deboli sudditi medievali crudelmente assoggettati alla nuova Duchessa di Spoleto che invece di presiedere l´Ente Poste Italiane sembra sia perpetuamente impegnata ad interrogare lo “specchio , specchio dello stato, chi e´ la piu´belluccia’ del ducato?
E´evidente che la pubblicazione di queste sconvenienti notizie sarebbe fastidiosa per la pubblica credibilita´ e fiducia necessaria a reggere una grande struttura finanziaria come Poste Italiane, quindi ,il preoccupante movente deontologico che ha ammutolito tutte le testate giornalistiche della zona per tenersele scrupolosamente nascoste , è forse che, la libera stampa ,per esserlo, riceve finanziamenti pubblici , ed essendo lo stesso Poste Italiane una grande struttura pubblica appartenete allo stesso apparato che questi finanziamenti eroga , la sua sola esistenza e´causa influente di tacito automatico acquisto senza quindi parola o trattativa alcuna del potere di disinteresse verso una notizia che insieme alla liberta´ di espressione ,ogni pietoso giornalista , per arbitrio possiede, ma assoggettando pero´ alla propria comune convenienza questi inalienabili valori umani strenuamente difesi a Parigi con oceaniche manifestazioni , ed eventualmente illusorie perche´, rubare in banca e´ un atto deprorevole e lo e´sempre e dovunque , da chiunque e con qualsiasi modalita´ sia commesso, mentre la nostra stampa si permette la liberta´ di riportarlo in cronaca solo quando i rapinatori , benche´forse piu´onorevolmente a causa del rischio di incontrare la polizia , entrano con i passamontagna e le armi in mano. Chissà che cosa ne pensa il presidente dell´ordine abruzzese, Pallotta?”.
(Ndr) – I giornali sono pieni (anche troppo) di cronache che riguardano enti e persone ben più importanti delle Poste, dalle quali non ricevono comunque finanziamenti. I soli finanziatori sono i lettori, per i giornali on line la pubblicità , visto che sono gratuiti. Inoltre, amano le storie in cui si rivelano ingiustizie e magagne, e se a commetterle è qualcuno importante, per i giornali è storia ancora più clamorosa. Ma forse chi scrive ha le idee un po’ confuse.
Noi pubblichiamo notizie, e le notizie sono tali quando ci sono denunce ben precise e formali. Questa storia non è mai stata denunciata. E’ a conoscenza delle autorità , del sindaco, dei carabinieri? La segnaliamo comunque alle Poste che, se vorranno, potranno dare chiarimenti. Siamo qui per ospitarli ma soprattutto per aiutare la gente di Goriano, pur trovando strano che nessuno abbia mosso accuse e firmato carte bollate. Se nessuno apre bocca, come si pretende che i giornali vengano informati e possano informare? Per magia o per volere dello Spirito santo?
Le domande alle Poste sono: la storia è vera o falsa? I soldi sono spariti o no? Se sono spariti, dove sono finiti? Chi ne ha diritto è stato risarcito o no? Esistono denunce o responsabilità di qualcuno? Se si tratta di errori o – diciamo – disguidi, perché non si pone rimedio a situazioni quanto meno sgradevoli che pare avvengano non di rado? I silenzi non giovano mai. Specie quando nel tritacarne finiscono i più deboli e i senza voce, che però la voce debbono trovarla, altrimenti non se ne esce.
,
Non c'è ancora nessun commento.