Terre d’oro, confermate misure Colanzi


L’Aquila – (ore 0,20) – Restano confermate le misure cautelari per la famiglia Colanzi (Filippo Colanzi, e’ l’imprenditore della Emoter) nell’ambito del traffico illegale di rifiuti, ovvero dei 406 mila metri cubi di terra e sassi trasportati secondo l’accusa da siti autorizzati in quelli illegali, intorno al fiume Pescara. L’uomo assieme alla moglie Carmen Pinti e’ finito agli arresti domiciliari mentre il figlio Emanuele e’ l’unico della famiglia che, indagato nell’ambito dell’operazione “Terre d’oro”, e’ stato raggiunto da un provvedimento interdittivo dall’esercizio di impresa, anche questo confermato dal giudice. Gli indagati hanno risposto ieri a tutte le domande poste dal pm Fabio Picuti e dal gip del Tribunale dell’Aquila, Guendalian Buccella ed avevano invocato la buona fede in comportamenti. E’ stato invece scarcerato Gianluca Milillo, 42 anni, di Sulmona, dipendete della societa’ Emoter. In sede di interrogatorio il suo avvocato ha evidenziato come l’indagato non fosse un tecnico ambientale e avrebbe svolto l’attivita’ di redazione dei piani di riutilizzo, in un periodo a cavallo tra la vecchia e nuova normativa.


17 Gennaio 2015

Categoria : Cronaca
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