“Una vita da social” : tappa a Pescara il 13 marzo contro il cyberbullismo
Pescara – (F.C.). E’ ripartita da Piazza del Quirinale a Roma la piu’ importante e imponente campagna educativa itinerante realizzata dalla Polizia di Stato in collaborazione con il ministero dell’Istruzione, dell’Universita’ e della Ricerca ed il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, sulla sensibilizzazione e prevenzione dei rischi e pericoli della Rete. “Una vita da social”, cosi’ e denominata la seconda edizione dell’iniziativa, fara’ tappa a Pescara in 13 marzo attestandosi in piazza della Rinascita, dalle 8 alle 20. Un progetto al passo con i tempi delle nuove generazioni che nel corso della prima edizione ha raccolto un grande consenso: gli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni hanno incontrato circa 100.000 studenti nelle piazze e 400.000 nelle scuole, 15.000 genitori, 8.000 insegnanti per un totale di 1.800 istituti scolastici, 9.000 chilometri percorsi e 42 citta’ raggiunte sul territorio e una pagina facebook con oltre 400.000 visualizzazioni settimanali sui temi della sicurezza online. Ancora una volta aziende come Facebook, Italiaonline, con i portali Libero.it e Virgilio.it, Fastweb, FireEye, Google, H3G, Microsoft, Telecom Italia, Twitter, Norton by Symantec, Skuola.net, Vodafone, ind, Youtube, Scania, Continental, ItalWork e RDS 100% Grandi Successi “radio ufficiale dell’evento” insieme alla Polizia di Stato per un solo grande obiettivo: “fare in modo che i gravissimi episodi di cronaca culminati con il suicidio di alcuni adolescenti ed il dilagante fenomeno del cyberbullismo e di tutte le varie forme di prevaricazione connesse ad un uso distorto delle tecnologie, non avvengano piu’”. Gli operatori della Polizia Postale e delle aziende, attraverso un truck allestito con un’aula didattica, incontreranno studenti, genitori e insegnanti sui temi della sicurezza online con un linguaggio semplice ma esplicito adatto a tutte le fasce di eta’. Secondo una ricerca di Skuola.net, realizzata per la Polizia di Stato, su un campione di circa 10.000 studenti di scuole medie e superiori, solo 1 studente su 5 afferma che i social hanno un ruolo marginale nelle relazioni sociali. I social network infatti sono ormai diventati uno strumento di comunicazione del tutto integrato nella quotidianita’ dei teenager. Tra i motivi principali che spingono i ragazzi all’uso dei social, ci sono infatti il desiderio di informarsi sia sulle notizie (59%) che su quanto accade ai propri amici e conoscenti (51%) ma anche sostituire per ragioni di risparmio economico telefonate ed e sms (44%). Quasi l’85% degli studenti appartiene ad un gruppo classe su WhatsApp che per la maggior parte di loro costituisce uno strumento equivalente al tradizionale gruppo di studio. Cosi’ – osserva la Polizia – non stupisce che 9 ragazzi su 10 hanno uno smartphone con accesso internet in mobilita’. Tra questi oltre il 60% accede ai social mentre si trova a scuola e quasi la meta’ di loro anche in presenza di un docente. Oltre la meta’ degli intervistati trascorre sui social network piu’ di un’ora al giorno. Globalmente 1 ragazzo su 4 si dichiara sempre connesso, rispondendo prontamente ad ogni notifica proveniente da smartphone, tablet o pc. Circa 12 mesi fa il dato degli “always-on” era di poco inferiore a 1 su 3. Da questo ne discende la necessita’ di disporre sempre di una connessione internet. Quando viene a mancare, 1 su 6 ammette di provare un senso d’ansia e di prodigarsi per ristabilire subito l’accesso alla Rete, mentre la meta’ degli intervistati vive questa situazione con fastidio ma senza fretta di riconnettersi. Preoccupa in maniera piu’ forte il fenomeno del cyberbullismo: circa 2 ragazzi su 3 ritengono che fenomeni di questo tipo siano in aumento. Infatti la meta’ di loro ha avuto esperienza diretta o indiretta di fenomeni di questo tipo. Per questo motivo 4 su 5 accoglierebbero con favore incontri con esperti per formare gli studenti all’uso dei social.
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