“Tìmeo Dànaos et dona ferentes…”


GdF piazza d'armiL’Aquila – Dall’avv. Paolo Vecchioli riceviamo: “Mentre i nostrani politicanti si preoccupano della campagna elettorale del marzo p.v. inventandosi il giochino delle promesse non mantenute da chi ancora oggi sta costruendo ricoveri decenti per i terremotati e, forse avrebbe potuto fare meglio e di più ma, comunque ha fatto, pare che ci stiano sfilando da sotto il naso il Comando regionale della GdF trasferito e/o in fieri di essere trasferito aliunde ew dove maggiore è la presenza e la pressione economica.
Ma oggi L’Aquila, per l’emergenza della ricostruzione in fieri, non vede gonfiarsi le presenze di maestranze ed operatori provenienti da ogni dove e moltiplicarsi i subappalti fino all’inverosimile e senza alcun freno con il rischio di diventare caoticamente centro di “malaffare” come sono sempre pronti a starnazzare i sinistri oggi oppositori che si riempiono la bocca di “ mafia, camorra, ecc. ecc. in ogni occasione ?
Ed allora non sarebbe meglio che deputati,senatori e rappresentanti dell’Abruzzo si occupassero di trovare il modo di predisporre un provv.to legislativo che limiti e/o vieti il subappalto e le degenerazioni che addirittura fanno parlare di infiltrazioni di “malavita organizzata “ anche nel contesto delle misure emergenziali di competenza del Commissario per la ricostruzione cominciando anche a chiedere la garanzia che il C.do Reg.le della GdF non vada a Pescara ma resti a presidio e non solo, della nostra Città ?
Il garrulo Governatore d’Abruzzo, unto dal Berlusca dopo la cacciata di Otto I° da Collelongo (a proposito ma il processo che pareva essere già fatto per cui arresti e quant’altro a decapitare una Giunta Regionale sinistra che non ha portato fortune romane al dr Trifuoggi aduso a fidarsi dei microfoni “spenti” dei giudaFini …..), disse appena eletto agli Aquilani che non avrebbero avuto assessori perché lui si sarebbe occupato de’ L’Aquila ( sic. ) ed adesso lo dovrà fare nel dopo Bertolaso.
Nel frattempo,per fortuna, si è iniziato a pensare alla viabilità emergenziale come ci racconta sulla stampa il mio amico ed Ass.re Reg.le avv. Giandonato Morra, di formazione ed antica scuola del FUAN di Teramo che insieme alla mia amica, Stefania Pezzopane ,Pres.te della Provincia de’ L’Aquila ,invero molto impegnata ed anche distratta da una campagna elettorale dilatata inopinatamente dal sisma e nella quale si è coinvolto,per altri versi, anche il sindaco Massimo Cialente in balia della sua maggioranza/opposizione corretta in salsa IdV/PdCI + soliti democristi di lungo corso ed in spe, ,dicevamo delle iniziative e dei progetti della nuova viabilità delel zone terremotate che io spero siano assistiti dalla consapevolezza di agire con intelligente valutazione dell’emergenza evitando di spacciare questa fase per una ricostruzione che potrà iniziare tra due/tre anni .
Siamo ancora in emergenza e dobbiamo pensare a rimodulare alla luce dei nuovi insediamenti abitativi sul territorio le impiantistiche di luce,gas,acqua, viabilità e servizi in genere compresi i momenti aggreganti che significa immaginare impianti sportivi, biblioteche,cinema/teatro,piazze e sociale in ogni sua organica potenzialità riaggregante della Città e predisporre i presupposti per far partire la ricostruzione vera e propria che altrimenti è semplicemente svenduta, anabolizzata a fini politici e percepita all’esterno come realizzata in Abruzzo mentre la nostra Gente ancora annaspa nel tentativo di riprodurre immagini,storia, etica ,tradizioni e cultura e progettualità Aquilana .
Ha ragione Bertolaso quando stigmatizza l’uso del terremoto come un manifesto elettorale a prescindere che ricorda il deja vu dei sinistri politicanti in camice bianco che recitano il requiem del Polo Elettronico a l’Aquila.
C’è bisogno di serio ed organico impegno per chiudere prima l’emergenza in ogni suo aspetto e poi pensare alla ricostruzione evitando di dare un’immagine della città “miracolata” dove già tutto è stato fatto oppure di una città su cui si è pensato di assumere impegni che poi non si sono mantenuti come ci raccontano da sinistra.
Avremo il differimento delle tasse e dei tributi come operato aliunde e per analogo fatto sismico,forse la zona franca e/o auspicati interventi mirati ad impedire altre speculazioni da parte dei soliti noti.
Non mi dite che anche questa è altra storia ! “.
(Nella foto Col: L’attuale comando della finanza a piazza d’Armi)


25 Dicembre 2009

Categoria : Dai Lettori
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