Cronaca di Natale: Collemaggio, Voyager, Mons. Forte, carcere Teramo
COLLEMAGGIO – Sarà la cattedrale dell’Aquila fino alla ricostruzione di S.Massimo la basilica di Collemaggio, sia pure profondamente e mortalmente ferita dal sisma. La magnifica chiesa in cui riposava Celestino V, che ne volle l’edificazione con il consenso dei Templari e il loro aiuto -come sostengono alcuni studiosi- , è da ieri sera parzialmente riaperta ai fedeli e ai visitatori. La struttura fortemente depauperata dai crolli è in sicurezza. Ieri sera vi si è celebrata la messa natalizia, presenti molte persone, accanto al presidente Chiodi, alla presidente Pezzopane, al sindaco Cialente e ai sottosegretari Letta e Bertolaso. Profonda la commozione alle parole del vescovo Molinari e del vicario D’Ercole.
GIACOBBO – Il giornalista Roberto Giacobbo, profondamente vicino a L’Aquila, alla sua storia e ai suoi misteri, dedica questa sera su Rai Due una puntata della sua trasmissione Voyager alla città , a Celestino V, ai Templari e agli enigmi di questa terra. Giacobbo ha sempre dichiarato, anche in una recente intervista a InAbruzzo.com , di considerare la nostra una città ricchissima di monumenti, bellezze, storie e misteri capaci di attrarre turisti da tutto il mondo. Un gioiello che molti scoprono solo dopo il terremoto, perchè nessuno, o pochi come ha sempre fatto Giacobbo in tv, ha mai davvero promosso ed esaltato L’Aquila che era in piedi e carica di storia.
MONS. FORTE – Il vescovo di Chieti mons. Forte ha visitato oggi i detenuti del carcere cittadino, dove ha celebrato la messa natalizia. La stessa cosa aveva fatto mons. Forte il 16 dicembre nel carcere di Vasto. Ai reclusi ha ricordato la vicinanza di Cristo, il dovere della speranza, la certezza di essere comunque amati.
CARCERE TERAMO – Oggi il leader storico dei radicali Marco Pannella, con l’ on. Rita Bernardini del PD e l’on. Di Stanislao dell’IdV, ha visitato il carcere di Castrogno di Teramo, nel quale sono rinchiusi 400 detenuti mentre ci sarebbe posto solo per poco più della metà , sorvegliati da 155 agenti, che dovrebbero essere almeno 200. Di Stanislao ha ricordato che a suo tempo Castrogno fu retoricamente definito “carcere d’oro”. Lo fu senz’altro, ha detto il deputato, ma per quanto costò alla collettività : somme enormi e realizzazione difettosa, malfunzionante, con materiali scadenti e impianti fatiscenti.
Pennella, come è suo costume, ha lanciato una frase polemice e forte: “Durante il ventennio fascista – ha detto – giustizia e carceri erano migliori di quanto si sia poi capito a partire dagli anni Sessanta in democrazia: carceri e giustizia, ripeto, meno indecenti e disumane”.
SUORE RILEGATRICI – Hanno ripreso la loro attività di abili rilegatrici di volumi le suore del monastero aquilano di S.Basilio, che per molto tempo hanno vissuto in una baracca di legno. Le suore, quattro in tutto, sono di clausura e lavorano al recupero di antichi libri. Per mesi hanno dovuto violare il loro is
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