Neve Azzurra, Berlusconi “sfotte” Renzi
Roccaraso – L’EX CAVALIERE NON ESCLUDE UNA SUA INCURSIONE A L’AQUILA DOPO LE TANTE DEL 2009 – Finisce in anticipo – a causa delle partecipazioni di esponenti di Forza Italia alle manifestazioni di domani per Charlie Hebdo – la kermesse che ha dipinto di azzurro (ma non poi tanto, a causa di importanti assenze) le nevi di Roccaraso. Stasera il “botto” finale, cioè il collegamento videotelefonico con Silvio Berlusconi. Tema centrale, ovvio, la strage di Parigi e i diritti alla libera manifestazione del pensiero soprattutto quando è critico. Dimenticate le censure belle e buone di Berlusconi ad alcuni giornalisti e personaggi ritenuti scomodi, avvenute in passato e riguardanti la televisione. Niente a che fare con la ferocia e il sangue, ovviamente, ma pur sempre forzature del libero diritto di critica. Oggi prevalgono buoni propositi e si inneggia alla libertà di pensiero, opinione, penna e pennarello. Toccati tutti i temi importanti del momento, il patto del Nazareno, il governo Renzi, le riforme e speranze dei fedelissimi per un ritorno in competizione – senza alcuna restrizione – del gran capo Silvio.
Tra una battuta e un’altra, è spuntata la possibilità che Berlusconi torni a L’Aquila per la “trentunesima volta”. Il riferimento è alle trenta visite (tutti ne avevano contate 26, ma evidentemente si largheggia…) di Berlisconi premier, appena dopo il sisma del 2009. A tutti è apparso chiaro che la promessa sfoderata da Silvio suona come un elegante sfottò al premier Renzi, che per sei o sette volte ha promesso visite a L’Aquila, poi non avvenute…
In quella occasione, nel 2009, si diede atto al capo del governo di interventi efficaci e immediati, e della costruzione velocissima delle new towns per i terremotati. L’uomo di Arcore, come ha fatto sapere stasera, è pronto a farsi vedere di nuovo in Abruzzo. Il capodi Forza Italia Abruzzo Nazario Pagano ha colto l’occasione: “Venga presidente, in tanti la aspettano…”.
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