L’Aquila? E’ tutta dei turisti
L’Aquila – Arrivati davvero in tanti a divistare la città che non c’è, come l’isola della letteratura e della musica. Questa mattina i pochi aquilani che hanno scelto di visitare il centro a piedi, percorrendo le strade messe in sicurezza (molti ancora non hanno avuto modo di vedere il centro con i loro occhi), hanno trovato turisti e visitatori in numero sicuramente superiore a quello di una qualsiasi domenica dell’altra vita. Specie natalizia. Gente che guarda, gente che si commuove, gente che si siede sul bordo delle fontane di piazza Duomo con sguardo sconsolato. Molti pensano che una cosa del genere potrebbe accadere anche alla loro città , perchè l’Italia è un paese ad alta e diffusa sismicità dalle Alpi alle isole maggiori e minori, esclusa la Sardegna. Sta forse accadendo che questo terremoto così impressionante, questa devastazione che per la prima volta dal 1908 (Messina e Reggio) ha distrutto una città grande e un’area da 100.000 residenti stabili, diventa una lezione, un monito per i cittadini. La casa deve essere sicura, deve essere costruita secondo regole rigide e controllate. L’unica misura che si può prendere è la prevenzione cominciando da indagini geologiche che nessuno ha mai fatto o che tutti hanno sempre trascurato. E’ finita per tutti la regola dello “speriamo che non accada qui”. Il terremoto di magnitudine 2,1 con epicentro a Roma, tre giorni fa, anche se molti mass media hanno voluto ignorarlo in base ad una logica davvero distorta e omissiva, ha confermato che il fenomeno può aversi ovunque e non esistono località graziate dalla natura. Ciò che non accade per secoli, può accadere da un momento all’altro e anche senza preavviso, come accadde nel Friuli.
L’Aquila lezione antisismica, quindi, per tutti. Ma anche L’Aquila che non cambia mai, caparbia e forse segretamente non bisognosa di nulla: questa mattina nessun turista ha potuto prendere neppure un caffè in centro. Chiuso persino in bar al Cermone, che ci riferiscono alcuni motociclisti di un club viterbese arrivati nell’Aquilano. Primo caffè possibile, a Pizzoli. Terremoto o no, turisti o no, qui non cambia mai nulla… (Nella foto Col: Piazza Duomo due giorni fa, operatori e fotografi ci sono sempre. Oggi molti turisti e temperature primaverili)
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