Una svista che costerà cara


Pescara – Scrive Antonio Blasioli: “La situazione delle casse comunali è conosciuta a tutti e con il pre-dissesto appena deliberato occorre recuperare il tempo perduto e affrontare alcune vicende datate con maggiore piglio.

Capita che, come per il palazzo Michelangelo sulla riviera, ci sono situazioni patrimoniali che io spero vengano affrontate a stretto giro dalla giunta, per fare in modo nelle casse del Comune possano arrivare fondi che permettano di chiedere qualche sacrificio in meno ai nostri concittadini. Il mio è quindi un intervento di pungolo che porto avanti come consigliere comunale, citando come esempio un caso che studio da qualche tempo e su cui l’assessore al patrimonio sta correndo ai ripari.

La vicenda riguarda un’area di 1400 mq. sita in Piazza Duca, allora compresa in un Piano di ricostruzione per l’ampliamento di Piazza Duca.

Attualmente quell’area, divenuta di 800 mq. a seguito dell’accorpamento al demanio comunale di un’area di mq. 600, avvenuto nel 1978, è occupata da una pompa di benzina di un nuovo gestore e precedentemente da altri gestori.

L’allora Sindaco Antonio Mancini, con una convenzione con l’A.G.I.P. del febbraio 1958, concesse gratuitamente quell’area, di mq. 1400 fronte strada, alla società AGIP per un tempo di 29 anni, con il patto che allo scadere, e cioè nel 1987, l’area fosse stata acquisita al patrimonio comunale per essere destinata alla viabilità. Dopo detto trasferimento della proprietà, il Comune avrebbe potuto concedere quell’area ancora per ulteriori 29 anni ma con una corresponsione del canone.

Quella a cui assistiamo è la classica storia di una annosa disattenzione, che nasce dalla carenza di un inventario patrimoniale dell’ente. Il Comune aveva dimenticato quest’area.

Fu nel 1993, l’allora ingegnere capo a segnalare all’ufficio tributi di questo terreno. Nulla, però, accadde. Così, dopo essere decorsi i primi 29 anni di uso gratuito, il Comune non ha effettuato il passaggio di proprietà e non ha richiesto i canoni alle società che si sono susseguite per gli ulteriori 27 anni, di fatto perdendo una cifra stimata intorno a €. 170.000,00.

Solo nel 2013 in Giunta venne portata una delibera, da sottoporre al Consiglio comunale per la concessione futura dell’area, ma la scadenza del mandato di fatto fermò le cose e la procedura non si è definita.

il Comune di Pescara, dopo 56 anni si sta attivando e per questo ringrazio l’Assessore al patrimonio. Il Consiglio Comunale potrà decidere se realizzare l’allargamento di Piazza Duca, che sarebbe molto utile per ricavare dei parcheggi, o se richiedere, crediti prescritti a parte, i canoni alle società che hanno usufruito di quello spazio e a quelle che eventualmente ne usufruiranno in futuro. Saranno decisioni che la Giunta sottoporrà a breve al Consiglio Comunale.

Quel che permane è invece il rammarico. Se il Comune avesse effettuato il trasferimento nel 1987, avrebbe potuto chiedere i canoni per gli ultimi 27 anni, per una cifra stimabile in €. 170.00,00, una cifra che avrebbe potuto dare sicuramente un sollievo al bilancio comunale.

Quello che auspico è che ora si risolva definitivamente questa situazione, che il Comune incameri i canoni per la concessione dell’area o utilizzi la stessa area realizzando stalli di sosta per aiutare il commercio di Piazza Duca, dove è sempre più difficile anche solo posteggiare l’auto, ma soprattutto auspico che si proceda a rimediare ad altre situazioni decennali affini, affinché non costituiscano più un neo per l’ente, ma un’opportunità per le entrate comunali.


10 Gennaio 2015

Categoria : Cronaca
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