ATTI ASL, PETTINARI HA RAGIONE
Pescara – GLI E’ STATO CAPARBIAMENTE NEGATO L’ACCESSO AD ALCUNI DOCUMENTI – Per quale motivo oscuro un ufficio pubblico nega l’accesso agli atti ad un cittadino, per di più eletto dal popolo consigliere regionale? La logica comune dice che, se non c’è niente da nascondere, non esiste neppure un caparbio “no” all’accesso. E così Domenico Pettinari, foto, consigliere regionale del M5S, ha ragione, la ASL di Pescara torto. Una prova di forza assolutamente sgradevole, e anche inutile da parte di una Regione che si proclama aperta e trasparente.
“Data la natura della Asl di ente dipendente della Regione, l’obbligo di garantire l’accesso agli atti e documenti di fronte alla potesta’ di accesso di cui all’art.30, secondo comma, dello Statuto della Regione Abruzzo, si configura, sul piano dell’organizzazione amministrativa, come dovere d’ufficio”. Lo ha stabilito il Collegio regionale Garanzie Statutarie a proposito del diniego all’accesso agli atti al consigliere regionale del M5S, Domenico Pettinari, da parte della Asl di Pescara. Secondo il Collegio la violazione dell’articolo “attiva la responsabilita’ disciplinare del dirigente inadempiente, per la quale e’ competente il direttore generale. A fronte dell’inerzia del direttore puo’ essere attivata la responsabilita’ del medesimo di fronte all’organo politico che lo ha nominato”.
Alla luce di questo parere, scrive l’AGI, Pettinari ha presentato un’interpellanza al presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, per sapere “quali iniziative abbia assunto o intenda assumere nei confronti dei vertici della Asl di Pescara al fine di tutelare i diritti dei consiglieri regionali e se e’ stato attivato un procedimento nei confronti dei vertici per la responsabilita’ disciplinare come ampiamente spiegato nel parere del Collegio regionale per le Garanzie Statutarie”. “Il Collegio – ha evidenziato Pettinari in conferenza stampa – in maniera chiara e netta ci ha dato ragione: la Asl non puo’ negare l’accesso agli atti ai consiglieri regionali. Ora mi auguro che il presidente della Regione attivi il procedimento per la responsabilita’ disciplinare perche’ non deve piu’ accadere che organi della Regione possano limitare l’esercizio delle funzioni dei consiglieri regionali”.
Forse stavolta la Regione, il suo presidente D’Alfonso, e il suo assessore alla sanità Paolucci dovrebbero fornire spiegazioni, invece dei consueti silenzi divenuti ormai un costume. Per niente piacevole.
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