Sera Natale, al cenone Silvio è una voce
L’Aquila – (ore 20,10) – E’ cominciata alle 19 la lunga serata natalizia alla scuola della Guardia di finanza. Per chi ha preparato mille pasti e centinaia di tavole imbandite con candelieri e posate lucenti, certamente il lavoro è cominciato ben prima. Ma alla finanza e alla protezione civile, e presso i volontari, nessuno ha paura di lavorare, anche se è la sera del cenone natalizio. Nel salone c’è Guido Bertolaso, ci saranno le autorità e arriverà Gianni Letta con la famiglia. Dopo il cenone, naturalmente in stile abruzzese autentico e rigorosamente “magro” perchè è vigilia stretta (capitone, brodo di cardi, pasta, pesce, contorni), tutti raggiungeranno Collemaggio, dove potranno entrare un migliaio di persone. Per la messa di mezzanotte celebrata da mons. Molinari e dal vicario D’Ercole. A cena, invece, ci sono 600 sfollati che vivono da mesi negli appartamenti che ospitarono a luglio i grandi del G8. L’ospite più atteso doveva essere Silvio Berlusconi, che naturalmente non ha potuto esserci a causa dei postumi dell’aggressione in piazza del Duomo a Milano. Ma il premier la voce ce l’ha, anche se deve essere raffreddato o influenzato giudicando dal tono roco. E l’ha usata in un collegamento telefonico, nel corso del quale ha sostanzialmente ripetuto ciò che vi abbiamo riferito questa mattina, dopo Radio anch’io. “Avevo promesso a tutti le case nel giorno del funerale, il 9 aprile, lì alla Finanza. Promessa mantenuta. Il governo ha fatto tutto ciò che c’era da fare. Il clima politico? E’ cambiato dopo l’aggressione di piazza del Duomo a Milano. Avevo detto che amore e pace vincono, così mi auguro che sia: prevalga il partito dell’amore”. (Nella foto: Nella scuola della Finanza a Coppito abitano centinaia di sfollati del terremoto)
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