Presepe Vivente, 2.000 o 20.000?


Chieti – Scrive Luciano Pellegrini: “E’ uno zero però il risultato sarebbe immediato e vantaggioso per i cittadini. A Chieti nella conferenza stampa del sindaco Umberto di Primio del 2 Gennaio per il Presepe Vivente,il quotidiano il Centro così riferisce la notizia… La giunta investirà 2 mila euro, una cifra esigua considerati i costi generali per l’allestimento dell’evento reso possibile dalla determinazione di Teate Nostra e dalla solidarietà concreta di altre 17 realtà teatine, associazioni, parrocchie, rioni, gruppi e comitati.
Però, sul giornale web di rete 8 del 2 gennaio 2015, per lo stesso evento, questa è la notizia… Un presepe itinerante reso possibile grazie al contributo economico di 20 mila euro stanziato dell’amministrazione Di Primio…uno zero in più! Qual è la verità? Due persone che riferiscono dati diversi.
Da una ricerca storica, negli ultimi anni la somma riservata per l’evento è stata di 20mila euro. Aver letto che quest’anno la giunta ha investito una somma esigua di due mila euro, mi ha messo il buonumore. «Fusse che fusse la vorta bbona» dopo tanti anni con i diversi sindaci, pur avendo i cittadini chiesto trasparenza nel rendere visibile le spese per questo evento, ma anche gli altri, mai nessuna risposta.
Cosa sono i costi generali per l’allestimento? Fanno parte dei due mila euro o forse sono i 18mila euro che sommati ai due mila euro, il classico gioco delle tre carte… porta la somma come gli ultimi anni, cioè a 20mila euro? Mistero.
La speranza è che veramente questa somma possa diminuire, perché se il presepe è fatto da volontari, se gli abiti sono di proprietà del comune, se con accortezza si possono eliminare spese superflue come le danzatrici del ventre, il confezionare invece di affittare gli abiti dei militari, realizzare la capanna della natività smontabile e rimontabile per evitare costi eccessivi a chi lo realizza, ci si può avvicinare alla prima spesa, dell’anno 1994.
Con il sindaco Nicola Cucullo, il costo è stato di un milione…500 euro!
Certo che se la notizia fosse vera, “due mila euro”,l’opposizione al comune si dia da fare. Sarà un bel problema dimostrare perché sino all’anno scorso mediamente si spendevano 20 mila euro!
Però esisteranno le ricevute, gli scontrini fiscali, quindi l’amministrazione comunale ha l’obbligo di giustificare le spese per collaborare con i cittadini.


08 Gennaio 2015

Categoria : Cronaca
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