Di Primio: “Ho agito nella legalità ”
Chieti – Immancabili nelle inchieste (tante…) che coinvolgono big politici la frase: “Sono sereno”. Anche il sindaco Di Primio dice di esserlo, e rilascia una dichiarazione chiara e completa, senza negare di essere amareggiato.
Il sindaco, accusato di corruzione, si dice “sereno” poiche’ avrebbe sempre agito “nella regolarita’”. “Questa mattina – afferma – sono stato raggiunto da un decreto di perquisizione e contestuale sequestro nell’ambito di un procedimento penale incardinato dinanzi la Procura della Repubblica di L’Aquila, direzione distrettuale antimafia, nel quale risulto essere, insieme ad altri, indagato.
Nel corso della perquisizione effettuata presso il mio domicilio e presso l’ ufficio del Comune ho messo a disposizione degli agenti di polizia giudiziaria tutto quanto era in mio possesso, sia in termini di documenti che di supporti informatici. Pur se per professione sono abituato a vivere situazioni come quella capitatami questa mattina – prosegue il sindaco – non posso negare il dispiacere nel vedermi tirato dentro una indagine le cui circostanze, in parte non conosco assolutamente, mentre per le altre, quelle che mi riguarderebbero, mi vedono assolutamente sereno perche’ convinto di aver fatto tutto nel massimo della regolarita’ e della trasparenza senza aver creato vantaggio per alcuno, ne’ aver ottenuto alcunche’.
Al di la’ dell’amarezza personale, perche’ coinvolto in questioni per le quali, ripeto, o sono totalmente estraneo o comunque ho certezza di non aver fatto nulla che valicasse il limite della legittimita’, il primo pensiero va alla mia famiglia e alle tante persone che credono in me e che, inevitabilmente, loro malgrado, saranno toccate da questa vicenda”.
Nessun accenno ai possibili risvolti politici (le elezioni sono prossime), presente invece nelle parole di altri che hanno commentato l’accaduto.
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