Cultura, la Regione non se ne lavi le mani
L’Aquila – STATO E ISTITUZIONI NON POSSONO FERMARE LA PROMOZIONE CULTURALE – “La cultura e’ un bene comune, dunque essenziale, come recita anche la Costituzione italiana, alla realizzazione dell’uomo come persona e all’esercizio dei diritti fondamentali. Come tale, lo Stato e gli enti locali non possono prescindere dalla valorizzazione e dalla promozione culturale”.
Lo afferma l’assessora alla Cultura del Comune Elisabetta Leone, in relazione alla recenti polemiche sui tagli della Regione Abruzzo. “Se e’ vero – prosegue Leone – che le risorse e gli investimenti pubblici in questo settore sono sempre piu’ carenti e che per promuovere le iniziative culturali e’ necessario aprirsi anche ai finanziamenti privati, questo non puo’ essere un alibi per deresponsabilizzare gli enti locali, in particolare la Regione Abruzzo, ad investire nelle politiche culturali.
I tagli alla cultura sono stati pesantissimi e compromettono in molti casi la sopravvivenza di istituzioni e associazioni del territorio. Per alcune di esse non poter contare sui fondi regionali, o comunque pubblici, pregiudica la possibilita’ d’accesso ai fondi statali. Il Comune dell’Aquila, sebbene in una situazione di ristrettezze economiche – sottolinea l’assessore – non ha ridotto i finanziamenti alle istituzioni e alle associazioni culturali del capoluogo, che ne sorreggono l’identita’ di citta’ di cultura. E’ anche nostra intenzione, su diretto input del sindaco, istituire un tavolo permanente per mettere a sistema l’apporto delle sponsorizzazioni private a sostegno delle attivita’ culturali.
L’appello che rivolgo alla Regione Abruzzo e al presidente della prima Commissione Consiliare (Bilancio) e’ di individuare una soluzione che non equivalga a un passo indietro dell’ente, che mortifica un bene comune come la cultura, ma che sia in grado di utilizzare al meglio tutti gli strumenti, a partire dai fondi comunitari. Piu’ cultura – commenta infine Elisabetta Leone – equivale a piu’ civilta’, piu’ democrazia e maggiore capacita’ di competere in uno scenario internazionale”.
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