Gran Sasso Anno Zero, basta immobilismo


L’Aquila – OCCORRE UN’ASSUNZIONE DI RESPONSABILITA’ – L’associazione GranSasso AnnoZero – dice una sua nota – “nasce per promuovere e valorizzare il nostro territorio e la cultura della montagna, con l’obiettivo di rafforzare il lavoro di rete tra professionisti, associazioni e amministrazioni locali, per promuovere i servizi, le attività e l’attrattività turistica, mettendo in luce le grandi potenzialità sportive, culturali, ambientali ed enogastronomiche del nostro territorio.
Abbiamo cercato di dare vita ad una collaborazione con le amministrazioni, gli enti e i privati per cercare di realizzare le idee che abbiamo proposto attraverso il progetto “GranSasso AnnoZero”. Ci siamo impegnati in tanti, lo scorso anno, per partecipare a tavoli di lavoro con le istituzioni, cercando di far comprendere che con piccoli investimenti si potrebbero mettere in piedi progetti importanti per tutta la comunità. Con grande difficoltà siamo riusciti a convincere le su citate istituzioni a sostenere la prima edizione del Festival Della Montagna: è stato un successo, in termini di numeri, di immagine e di valore culturale e socio-economico.

Lo stesso non si può dire, purtroppo, a proposito dei progetti operativi (e a basso costo) che abbiamo presentato attraverso GranSasso AnnoZero: un esempio emblematico è rappresentato dallo Snowpark, del quale, dopo vari incontri e rassicurazioni – con la stagione invernale in apertura – non abbiamo ancora traccia, e con molta probabilità anche quest’anno Campo Imperatore continuerà a farne a meno, al contrario di quasi tutte le stazioni sciistiche d’Italia.

In realtà siamo anche molto preoccupati per la direzione che stanno prendendo i “grandi progetti d’investimento e di modernizzazione” di Campo Imperatore: la privatizzazione della gestione, tanto auspicata, sembra essere nell’ennesimo momento di stallo, così come il piano di investimenti “milionario” di cui tanto si è parlato.

Queste grandi promesse di investimenti futuri ci sembrano piuttosto ipocrite, se confrontate con l’impossibilità che permane da anni di realizzare progetti di valorizzazione del comprensorio, semplici e sostenibili dal punto di vista ambientale ed economico, quali lo Snowpark, il circuito dello sci da fondo, le centraline per il parapendio, e tante altre attività a basso costo ma di sicuro successo.

Siamo una realtà giovane, ma crediamo fermamente nel rilancio turistico, che potrebbe provenire dagli investimenti pubblici già previsti per esso: siamo convinti che migliorando solo e unicamente le infrastrutture, senza una visione di insieme e senza l’adeguamento dei servizi, potremmo trovarci di fronte all’ennesima occasione persa in questo periodo di grande difficoltà, ma anche di opportunità di rilancio del nostro territorio.
Non siamo interessati alla sterili scazzottate politiche che continuano a rimbalzare le responsabilità, con l’unico risultato di continuare a ristagnare nell’immobilismo. Siamo convinti che dalle nostre montagne possa arrivare, se non la soluzione a tutti i nostri problemi, una opportunità – dal punto di vista economico e sociale – per tentare di rimanere su questo meraviglioso territorio.
Continuiamo pertanto a chiedere una precisa presa di responsabilità da parte delle istituzioni, insieme a delle indicazioni sullo stato dell’arte dei progetti presentati”.


05 Gennaio 2015

Categoria : Turismo
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