De Micheli, la nostra ricostruttrice
L’Aquila – (Foto: la De Micheli con Renzi al giuramento da sottosegretario il 10 novembre scorso) – Il 10 novembre scorso le deputata Paola De Micheli, pidina fedelissima di Bersani e sua concittadina, era subentrata a Giovanni Legnini, e aveva giurato davanti al Presidente del Consiglio Matteo Renzi a Palazzo Chigi diventando a tutti gli effetti nuovo sottosegretario del Ministero dell’Economia, con una delega specifica alla ricostruzione e allo sviluppo delle aree terremotate abruzzesi. In particolare, ovviamente, L’Aquila. La nostra ricostruttrice, una donnina garbata ed elegante, gradevole e colloquiale nei dibattiti tv da Bruno Vespa.
Forse tentando di rimescolare le carte o di produrre qualche magia in extremis, i politici abruzzesi parlavano e sparlavano di incarichi ad hoc per la ricostruzione, e circolava il nome della Pezzopane. La verità era, fin da quasi due mesi fa, che l’Abruzzo usciva del tutto dal governo Renzi. E oggi, 1 gennaio 2015, non è ancora rientrato. Già , perché dovrebbe? Chi sognava miracoli e ritocchi?
La cerimonia si tenne alle 20 e 30 del 10 novembre nella sala dei Galeoni: insieme alla parlamentare piacentina ha giurò anche l’altro neosottosegretario all’Istruzione Davide Faraone.
Da quel momento sfumava il tentativo, precedente a quel mese di novembre, forse neppure molto convinto e corale, del PD abruzzese di strappare a Renzi almeno la delega per la ricostruzione, da affidare, sperava qualcuno, alla senatrice aquilana Pezzopane. E da quel momento non c’è mai stato uno spiraglio per cambiamenti e rettifiche di “tiro” da parte di Roma.
«E’ una grande emozione ma anche una grande responsabilità , quella di lavorare per il bene dell’Italia». Sono le parole pronunciate a caldo da Paola De Micheli, che si accinge ad affrontare il primo significativo impegno del suo nuovo incarico, la Legge di Stabilità . «Nella manovra economica – ha fatto notare – vi sono temi che riguardano da vicino le deleghe mi verranno assegnate dal Ministero e che sono quelle del mio predecessore Giovanni Legnini, si tratta dei Monopoli, delle Dogane, il gioco d’azzardo, il Cipe, la ricostruzione dell’Abruzzo, i comuni in dissesto, Roma Capitale, e l’attuazione del programma. Sarà un grande onore per me lavorare con il Ministro dell’Economia Pier carlo Padoan».
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