L’Aquila, città svuotata da ogni linfa vitale – Sciacalli e speculatori, colpire senza pietÃ
L’Aquila – Stabilita l’inagibilita’ di tutto il patrimonio edilizio pubblico e privato esistente sul territorio comunale dell’Aquila. Un’ordinanza e’ stata emessa dal sindaco Massimo Cialente. I cittadini interessati alla verifica dell’agibilita’ degli immobili, e dello stato dei danni, devono presentarsi alla scuola elementare Collodi. Domani mattina i tecnici della protezione civile cominceranno i controlli sugli edifici nei settori della citta’ esterni al centro storico.
In città , stando a quanto si vede e si riesce a sapere (il centro è off limits), non c’è più neppure una sede istituzionale che si possa utilizzare. Gli uffici trovano sede in tende e accampamenti provvisori realizzati, almeno alcuni, nelle vicinanze della scuola della GDF. In danno più ingente lo avrebbe subito l’amministrazione provinciale, che al momento non disporrebbe neppure di uno dei suoi uffici dislocati sul territorio. Duramente colpito il palazzo dell’ex liceo Cotugno, dove aveva sede la presidenza. Anche parte del colonnato del vecchio liceo è in serio pericolo di crollo e dovrà forse essere abbattuto. Chi è riuscito a girare per la città parla di uno spettacolo desolante, che strazia il cuore e toglie ogni illusione di poterne uscire senza enormi sacrifici e costi smisurati. L’Aquila, almeno oggi, è una città svuotata da ogni linfa vitale. Un sacco vuoto, uno straziante spettacolo di distruzione. Abbiamo avuto un breve colloquio con l’assessore provinciale Luca Angelini, del quale abbiamo raccolto le impressioni. “Città morta, città sconvolta, assolutamente incredibile ciò che si vede con i propri occhi: nessun racconto rende esattamente l’idea” ci ha detto Angelini. C’è però un aspetto incoraggiante della situazione: “Ho constatato di persona – dice l’assessore – la rigorosa, onnipresente vigilanza delle forze dell’ordine: nessuno può transitare a piedi o in auto nelle zone urbane, senza essere immediatamente intercettato a controllato”. Vuol dire che per gli sciacalli, se ce ne sono, la vita non sarà facile.
Purtroppo sono state segnalate vergognose speculazioni sui prezzi, in una città e nei paesi limitrofi in cui non si trova nulla: nè cibo nè bevande. La carne sarebbe stata offerta a prezzi da ladrocinio, e persino il carburante. Notizie senza conferme, ma varrà la pena di acciuffare chi fa cose del genere, e punire gente tanto sprevole come gli sciacalli.
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