La neve c’è, il turismo si rianima
L’Aquila – FA ECCEZIONE IL GRAN SASSO, DOVE TUTTO E’ ANCORA FERMO – TANTA NEVE A LANCIANO E VASTO – PESCARA E MONTESILVANO SI PREPARANO – (Foto: alle 13,30 la webcam di Assergi Racconta a Campo Imperatore lasciavano indovinare schiarite del cielo) – La neve è arrivata insieme con un previsto freddo, accompagnato da vento gelido che fa rabbrividire anche lungo la costa. Ancora ne dovrebbe arrivare, dicono le previsioni, che per gli operatori del turismo sono zucchero filato: ormai, infatti, si scia quasi ovunque. “Nonostante l’ondata di maltempo che nelle ultime ore ha interessato l’Alto Sangro, le strade di accesso a Roccaraso e al suo comprensorio sciistico sono perfettamente percorribili”. Lo ha assicurato il sindaco di Roccaraso, Francesco Di Donato, che dalle prime ore di questa mattina sta monitorando la situazione con il piano antineve del Comune subito operativo con l’attivazione dei mezzi spazzaneve e spargisale. “Voglio tranquillizzare i tanti turisti che hanno scelto Roccaraso per trascorrere il Capodanno – ha spiegato Di Donato – finalmente la neve è arrivata ma la perturbazione non ci ha isolato. I collegamenti sulla statale 17 sia da Napoli, sia dal casello autostradale di Sulmona sono perfettamente fruibili. Così come non ci sono problemi per raggiungere i comprensori sciistici di Pizzalto e dell’Aremogna dal centro di Roccaraso. I mezzi del Comune sono tutti operativi e fino ad ora non è stato registrato nessun disagio”.
Quasi: infatti sul Gran Sasso aquilano niente da fare, anzi qualcosa di meno, perchè la funivia non può funzionare a causa del vento.
Riassumendo: fino a ieri la neve era poca e non si sciava. Ora la neve c’è, ma non si scia a causa della bufera di vento (raccontano che abbia spirato avvicinandosi ai 100 km orari). Quando si potrà sciare? Nessuna fonte la dice. Forse, si spera, chi sa, vedremo…
A Capodanno? Ci si proverà…
Tutto questo avviene su uno scenario teatrale da crepuscolo degli dei: il Centro turistico del Gran Sasso ha potuto pagare i numerosi stipendi che ogni mese deve ai numerosi dipendenti solo grazie ad anticipazioni di Comune, ovvero ad equilibrismi contabili di cui talora geniali ragionieri sono capaci.
Ma ora i soldi davvero non ci sono più, e gli incassi neppure. Infatti… se non si scia, ben pochi pagheranno qualcosa a qualcuno e c’è anzi il rischio che taluno, stizzito, disdica l’abbonamento stagionale.
IN GIRO PER L’ABRUZZO – Lasciando i guai del Gran Sasso, un’occhiata all’Abruzzo: come sempre avviene quando le bordate del freddo arrivano da Est, è la costa ad avere più neve rispetto all’interno. Colpiti il Lancianese e il Vastese, aree interne. A Lanciano città una trentina di cm di neve. Pescara si accinge a sciorinare mezzi antineve temendo i fiocchi. A Montesilvano è stato predisposto questa mattina il piano neve per affrontare al meglio l’emergenza prevista per le prossime ore sul territorio, nel corso di una riunione tecnica tra il sindaco Francesco Maragno, gli assessori ai Lavori Pubblici e alla Protezione Civile Valter Cozzi e Ottavio De Martinis e il dirigente ai Lavori Pubblici Gianfranco Niccolò.
Sono pronti per entrare in azione mezzi, tra spargisale e spazzaneve, della Protezione Civile e di alcune ditte private. Diversi quintali di sale sono già nella disponibilità del Comune e altri quantitativi verranno acquisiti domani.
Il Teramano è bianco (ma con moderazione), l’Aquilano e la Marsica pure. C’è chi racconta atteggiandosi a personaggio da Jack London di essere arrivato dal paese quasi come un viaggiatore artico: mancava solo la slitta… Quanti hanno dimenticato che a L’Aquila -10 oppure -15 gradi non sono poi una rarità d’inverno? E che nel Fucino si possono raggiungere i -20 o anche meno con una certa normalità? Ma soprattutto, che siamo in inverno e che la neve serve a garantirci la vita nei prossimi mesi?
Bianche in sostanza tutte le contrade abruzzesi, ma non tanto, altrimenti si piangerebbero già strade ma soprattutto autostrade chiuse. Infatti se c’è una cosa che i padroni delle autostrade sono fare benissimo (oltre a chiedere aumenti dei pedaggi) è chiudere tutto quando nevica. Sanno che altrimenti si finirebbe tra code, interruzioni, disservizi a ripetizione, come accaduto in passato. E allora, chiudere a chiave…
Ieri si sono avuti i primi disagi sulla A-24, pare a causa di sciatori diretti a Campo Felice, ma bloccati da tamponamenti e altri disagi causati dal gelo.
Sarà un grande giorno quando saranno resi noti i dati delle sanzioni applicate agli automobilisti privi di catene o pneumatici termici antineve. Ci piacerebbe conoscerli dalla polizia stradale (ma ne ha?) e dai vigili urbani. Un’utopia, è chiaro.
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