Pescara parcheggi torna competitiva
Pescara – (di S. L.) – “Dopo aver passato cinque anni a dissipare il bene pubblico e dopo che i cittadini pescaresi li hanno sonoramente bocciati ora si scoprono probi amministratori e dispensano con fumose letterine insegnamenti e percorsi virtuosi ciò che loro non sono stati in grado né di immaginare né di attuare. Dopo cinque anni suggeriscono al Sindaco Alessandrini di diffidare il Ministero di Grazia e Giustizia per riavere gli 8 milioni di euro della gestione del tribunale ovvero riscuotere dai pescaresi gli 8 milioni della TARES 2013 mai introitati e non per cattiva volontà dei cittadini ma perché frutto di macroscopici errori ovvero non procedere ad assunzioni di personale dopo che loro stessi hanno determinato la giusta dotazione organica del Comune per essere messo in grado di operare e che pure risulta, unico in Italia, largamente sottodimensionato rispetto agli standard previsti dalla normativa vigente. Questi sono stati gli amministratori del centrodestra che oggi, con la solita supponente altezzosità, vorrebbero dare lezioni dopo aver dimostrato la loro totale incapacità nel gestire la cosa pubblica. Unici in Italia sono riusciti perfino laddove risultava impossibile: far diventare un peso quella società che gestisce la sosta tariffata con margini di utili tra i più bassi al mondo. Con le elezioni alle porte e con uno scontro senza precedenti sulla mobilità cittadina hanno pensato di blandire i contestatori rivedendo al ribasso le tariffe della sosta sull’area di risulta e così, con la deliberazione di Giunta comunale n. 203 del 27.03.2014, l’ennesima assunta senza una visione generale e senza alcuna strategia, hanno apportato quei cambiamenti che hanno prodotto, solo sull’area di risulta, un calo degli incassi mensili di oltre 40.000 euro e che avrebbero generato una riduzione annuale di circa mezzo milione di euro. Di fronte a questo scenario, l’amministrazione Alessandrini, appena insediatasi, ha immediatamente colto la gravità della situazione e con uno sguardo rivolto al servizio da assicurare ed uno alle potenzialità vere della società Pescara Parcheggi, anche con implementazione di competenze, ha incontrato gli operatori della sosta e ragionato con loro sulle strategie e possibilità che la società possa generare in funzione di una utilità vera della proprietà, dell’utenza e degli stessi operatori. E così, senza stravolgimenti ma con una nuova e diversa sensibilità e responsabilità degli operatori e con la formazione di 15 di questi operatori con funzione di ausiliari della sosta, unitamente all’applicazione corretta del Contratto di servizio si è dato avvio ad una nuova fase di Pescara Parcheggi. Il primo risultato immediatamente apprezzabile in questi primi 5 mesi di governo Alessandrini, con tariffe invariate ed al di fuori di una minima logica remunerativa, è stato quello di aver ridotto il mancato incasso mensile alla metà e cioè a circa 20.000 euro. In aggiunta, deve registrarsi che negli ultimi due mesi sono state elevate sanzioni ai trasgressori delle regole sulla sosta che hanno generato un introito pari ad €. 56.442,86. Un risultato positivo, nonostante la contrazione avuta nel mese di ottobre, funestato da intense e copiose piogge, che ci consente di guardare con ottimismo al prossimo futuro e, soprattutto, rendere Pescara Parcheggi una società vera e capace di diversificare i propri servizi. Una prospettiva che consentirà di cogliere utili adeguati sia per la sosta tariffata che per quella nuova visione volta all’implementazione delle sue competenze potendo disporre di una elevata professionalità da parte degli operatori oggi impegnati. L’amministrazione intende perseguire l’obiettivo di togliere la società dal limbo della liquidazione in cui è stata maldestramente gettata e ragionare con i suoi operatori per affidarle compiti e funzioni nuovi ed in un rapporto fatto di fiducia e responsabilità che altri hanno minato per coltivare, esclusivamente, i propri bisogni elettorali. Da cotanti maestri e cotante lezioni vogliamo stare molto lontani nell’interesse della comunità a cui abbiamo chiesto fiducia e dalla quale l’abbiamo ricevuta per restituire al Comune di Pescara una governance all’insegna della sobrietà, competenza e umiltà”.
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