Aumenti pedaggi? “Basta, non se ne può più…” – Roma promette: “Non supererà l’1,5%”
L’Aquila – IL SINDACO CIALENTE INCONTRERA’ I SUOI COLLEGHI INTERESSATI – LA REGIONE D’ACCORDO PER IL NO AGLI AUMENTI – PICCONE: “IL MINISTRO LUPI NON PERMETTERA’ IL 9% DI RINCARO” – (Foto: D’Alessandro, Cialente, Piccone) –
(aggiornamento) Stasera il sindaco Cialente ha dichirato in tv di aver avuto da Roma assicurazioni circa l’entità dell’aumento dei pedaggi, che non dovrebbe superare l’1,5%.
LA CRONACA DELLA GIORNATA – Sostegno dalla Regione alle iniziative del sindaco Cialente: chiedera’ alle societa’ di gestione delle autostrade la non applicazione degli aumenti previsti ai pendolari. Lo annuncia Camillo D’Alessandro, sottosegretario alla Giunta regionale: “Siamo consapevoli – spiega – che gli aumenti sono legati ad un contratto che prestabiliva la scansione degli investimenti nel tempo con i corrispondenti aumenti tariffari. Tuttavia appaiono non sostenibili sul carico dei lavoratori gli aumenti annuali che pesano ormai eccessivamente sulla loro condizione economica. La questione va risolta anche tenendo conto di un necessario confronto tra tariffe e chilometri negli altri tratti autostradali italiani. Altra partita, invece – prosegue D’Alessandro – riguarda il governo nazionale. Non e’ piu’ pensabile che del gettito che le societa’ di gestione del servizio autostradale versano ogni anno allo Stato neanche un euro torni sul territorio che ha prodotto quel gettito, ovvero l’Abruzzo.
Parte di quelle risorse – conclude – puo’ essere riconosciuta alla Regione che a sua volta dovra’ investirle sul sistema stradale regionale e interregionale”. La Societa’ Strada de Parchi Spa, che gestisce la A24 e la A25, le due autostrade che attraversano l’Abruzzo, ha presentato al ministero dei Trasporti una richiesta di aumento del 9 per cento per i pedaggi, a decorrere dal primo gennaio 2015. Un aumento ben superiore rispetto al tetto del’1,5 per cento indicato dal ministro delle Infrastrutture e trasporti Maurizio Lupi. Lo scorso anno l’aumento fu dell’8,25 per cento, il doppio della media nazionale.
Il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, ha gia’ bollato come “vergognosi” i nuovi aumenti annunciando un incontro coni sindaci di Pescara, Teramo, Avezzano e altri primi cittadini “che continuano a subire i continui aumenti dei pedaggi”.
CIALENTE – “Gli ennesimi aumenti dei pedaggi sull’autostrada dei parchi sono una vergogna, e’ ora di dire basta”. Non usa perifrasi il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, alla notizia della nuova stangata dei pedaggi sulle autostrade A24 e A25 che attraversano l’Abruzzo. La societa’ Strada dei Parchi Spa, che fa capo alla famiglia dell’imprenditorie abruzzese Carlo Toto, ha presentato al ministero dei Trasporti una richiesta di aumento del 9 per cento per i pedaggi, a decorrere dal primo gennaio 2015. Un aumento ben superiore rispetto al tetto dell’1,5 per cento indicato dal ministro delle Infrastrutture e trasporti Maurizio Lupi. Questa volta la necessita’ dell’aumento sarebbe, per Strada dei Parchi, il calo del 20 per cento del traffico. Il sindaco Cialente, tuttavia, non ha nessuna intenzione di accettare supinamente i nuovi rincari e nei prossimi giorni annuncia di voler incontrare i sindaci di Teramo, Maurizio Brucchi, Pescara, Marco Alessandrini, Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, e altri primi cittadini che continuano a subire i continui aumenti dei pedaggi. L’anno scorso l’aumento fu infatti dell’8,25 per cento, il doppio della media nazionale. E in 10 anni i pedaggi sulle due autosgtrade sono quasi triplicati. “Gli aumenti – sottolinea Cialente – penalizzano fortemente l’economia dei territori serviti da queste autostrade. Noi sindaci stiamo facendo immensi sforzi per attrarre aziende, per creare le condizioni che vengano a investire e creare posti di lavoro di cui c’e’ disperato bisogno. Ma tra le prima cose nel valutare l’investimento un’azienda guarda anche il costo dei trasporti, che sono fortemente influenzati dal costo dei pedaggi”. I disagi, economici, sono anche dei tanti pendolari che devono muoversi dall’Abruzzo per raggiungere Roma. “Noi per raggiungere la Capitale non abbiamo alternative, non c’e’ una linea ferroviaria, possiamo prendere solo l’autostrada – osserva Cialente- e questa e’ una ragione in piu’ per imporre al governo di bloccare questi aumenti. L’autostrada e’ stata costruita con i soldi dei cittadini e dei contribuenti – ricorda il sindaco del capoluogo di Regione – Strada dei Parchi e’ solo la societa’ concessionaria, e allora lo Stato italiano, nel prolungare la concessione deve imporre una politica dei prezzi, altrimenti l’A24, come la A25, diventa un’autostrada privata, la cessione si trasforma in un comodato d’uso, e questo e’ inaccettabile”.
PICCONE E IL NCD – “E’ assurdo l’aumento di circa il 9% dei pedaggi che l’Autostrada dei Parchi vuole adottare dal 1* gennaio sulle tratte autostradali abruzzesi A24 e A25″. Lo afferma il parlamentare del Nuovo Centrodestra, Filippo Piccone. “Ho manifestato al ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, tutta l’indignazione della stragrande maggioranza degli abruzzesi costretti gia’ dallo scorso anno a subire l’ennesimo aumento da parte dell’Autostrada dei Parchi. Ho riscontrato immediatamente da parte del ministro – aggiunge Piccone – tutta la sua sensibilita’, tanto da rassicurarmi che non permettera’ alcun aumento del 9%, restando fermo al massimo all’1,5% relativo all’inflazione programmata. Non potevamo permettere che ogni anno – aggiunge il parlamentare – l’Autostrada dei Parchi si trasformasse in autostrada dei ‘pacchi’ con conseguente sorpresa amara per gli abruzzesi”. “Ringraziamo l’on. Piccone ed il ministro Lupi per la politica messa in atto al fine di scongiurare l’ennesimo aumento che porterebbe ad un forte disagio economico per i pendolari, studenti abruzzesi e turisti”, conclude il dirigente del Nuovo Centrodestra, Massimo Verrecchia.
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