Regione, spulciando nel bilancio


L’Aquila – Come abbiamo riferito ieri, approvato il bilancio regionale, non senza scontri e confronti verbali (alcuni davvero non eleganti e con pesanti riferimenti personali: politica azzannatrice che perde le staffe e l’autocontrollo, che brutta cosa…) in un’aula per niente natalizia. Ora vi forniamo qualche dettaglio e qualche numero in più, così come ce li comunica la Regione.
Quanti soldi girano nei palazzi regionali del piccolo Abruzzo, che conta soltanto meno di 1,3 milioni di abitanti) Un mare di soldi, come dire 12.500 miliardi di lire, restando nelle vecchie dimensioni monetarie. Il dettaglio qualsiasi cittadino – almeno in teoria – ha diritto di conoscerlo chiedendo i dati alla Regione. Noi, basandoci su una nota dell’ufficio stampa regionale (che alle 3 e 39 del mattino del 24 ha diffuso il comunicato) vi dettagliamo alcuni dati, che appaiono i più significativi. Eccoli.
Ammonta a 6 miliardi e 234 milioni di euro (circa 300 milioni in più dell’anno precedente) il bilancio di previsione 2015 della Regione Abruzzo, approvato dal Consiglio regionale. Sul fronte delle entrate, oltre a un avanzo di amministrazione pari a un miliardo e 30 milioni di euro, 2 miliardi e 766 milioni arriveranno da tributi e gettiti erariali, 224 milioni da contributi e trasferimenti dell’Unione Europea e dello Stato, 70 milioni da entrate extratributarie, 345 milioni da alienazioni e riscossione crediti, un miliardo e 797 milioni da partite di giro.
Per quanto riguarda le spese, invece, 25 milioni di euro saranno destinati al funzionamento degli organi istituzionali, 129 milioni all’amministrazione generale (in cui rientrano i costi del personale e che scendono del 38 per cento rispetto al 2014), 5 milioni e 158mila euro alle politiche abitative, 30 milioni e 800mila alle opere pubbliche, 43 milioni di euro alla difesa del suolo e alla protezione civile, 189 milioni ai servizi e alle infrastrutture per la mobilità e il trasporto merci, 16 milioni all’agricoltura e all’economia montana, 7 milioni e 300mila euro per le attività produttive, 4 milioni per il turismo, 27 milioni per l’istruzione e la cultura, 15 milioni e 577mila per le politiche del lavoro, 2 miliardi e 700 milioni per la tutela della salute, 37 milioni per la protezione sociale, 10 milioni e mezzo per le politiche delle autonomie locali, un miliardo e 59 milioni per i fondi, 170 milioni per la gestione del debito, un miliardo e 800 milioni per le contabilità speciali.
“Nei documenti di programmazione finanziaria per il 2015 – ha sottolineato il Presidente del Consiglio Giuseppe Di Pangrazio – riusciremo a dare risposte concrete alle aspettative dei nostri concittadini. Purtroppo anche quest’anno abbiamo dovuto fare i conti con una serie di vincoli di finanza pubblica, ma abbiamo fatto del nostro meglio per tutelare le legittime istanze degli abruzzesi, grazie all’impegno concreto che maggioranza e opposizione hanno dimostrato durante i lavori del Consiglio”.


25 Dicembre 2014

Categoria : Cronaca
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