Cerasoli: pochi fondi e malagestione
L’Aquila – Mancanza di fondi, ritardi , omissioni e fenomeni di mala gestione. E’ quanto denuncia Gianfranco Cerasoli, segretario generale della Uil Beni culturali in merito alla situazione dei beni culturali nel dopo terremoto all’Aquila. Secondo il sindacalista , ”il patrimonio si sta sbriciolando per effetto delle precipitazioni piovose nonche’ della neve che appesantisce ulteriormente cio’ che e’ rimasto in piedi ed i crolli iniziano a verificarsi nel centro storico, come nel caso riscontrato qualche giorno fa a via Pretatti dove un palazzo di notevole pregio artistico di tre piani e’ venuto totalmente giu”’. Secondo Cerasoli il quadro della situazione e’ piuttosto allarmante. ”Gli edifici privati vincolati -afferma- quelli per i quali vi sono stati progetti autorizzati per la messa in sicurezza, sono 208, di questi 39 sono di altri comuni , taluni addirittura fuori cratere come nel caso di Brittoli, Montebello di Bertona, Civitella Casanova, mentre i restanti sono di L’Aquila. ”Di questi -sottolinea- quelli gia’ eseguiti sono solo poco meno di 10, in corso di realizzazione ve ne sono 53″. “Per quanto riguarda gli interventi di messa in sicurezza -aggiunge- operati dai Vigili del Fuoco la situazione attuale e’ di 129 gia’ eseguiti e di altri 26/30 in corso di esecuzione. Da una nota ufficiale del Mibac -continua- risulta ancora che i puntellamenti eseguiti all’interno delle mura civiche della citta’ alla fine di novembre su un totale di 244 edifici vincolati , 80 interventi erano stati effettuati dal Comune e 60 dai vigili del Fuoco il che vuol dire che in termini percentuali il 24,59% era stata opera dei Vigili e quindi dell’ufficio del Commissario e 32,79% ad opera del Comune di L’Aquila”.
”Tra l’altro -rileva il segretario generale- per quanto riguarda le chiese la situazione, riguardo le Diocesi e’ la seguente: Arcidiocesi di L’Aquila 29 Chiese appaltate 1 non aggiudicata ( totale 30) per un importo totale di 3.197.548,00. Diocesi di Sulmona 12 Chiese 1 non aggiudicata (totale 13) per un importo totale di 1.062.489,64. Diocesi di Teramo 5 chiese appaltate per un totale di 378.149,35. Diocesi di Avezzano 13 chiese per un totale di 884,422,67. Diocesi di Pescara Penne 8 Chiese per un totale di 757.086,42. Diocesi di Chieti 4 Chiese per un totale di 791.791.87. La somma totale dei lavori appaltati e’ di oltre 6.860.000,00. Se si guardano le aggiudicazioni delle gare si nota con evidenza come vi sono stati ribassi del 29,88%, 27,35%, 26%, 25% per importi ricompresi in una forbice tra i 77/130 mila euro”. ”Tenuto conto che un ribasso fisiologico si aggira attorno ad una forbice tra 13/15% -rimarca Cerasoli- questi lavori vanno verificati a fondo poiche’ mi pare francamente impossibile che possano essere stati eseguiti con tali ribassi!! La mia preoccupazione e’ peraltro suffragata da una lettera che il Sindaco di Prata D’Ansidonia ha inviato al ministro Bondi con la quale denuncia che i lavori effettuati presso la chiesa di San Nicola di Bari di circa 98 mila euro di fatto si sono concretizzati in una passata di stucco per ricoprire le microlesioni degli intonaci”. Perplessita’ anche sul sistema delle aggiudicazioni che, secondo Cerasoli ”la dice lunga su come e’ stata gestita tutta la procedura visto che oltre ai massimi ribassi, fanno da contraltare anche aggiudicazioni con ribassi molto contenuti , come il 5%, 3%, 2,86% e questo dimostra come probabilmente le imprese si sono messe d’accordo. Aspetti che impongono una stretta sorveglianza e vigilanza da parte di tutti, Prefetto, Mibac , nonche’ la verifica circa l’effettivo svolgimento del lavoro secondo le norme che impone la situazione sismica”.
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