Sit in per leggi contro ecoreati
Pescara – Un sit in certo non affollato, ma significativo quello voluto da WWF e Legambiente oggi in piazza della Rinascita, dopo la sentenza spazzatutto delle assise di Chieti sulla discarica di Bussi. Invece di una protesta con schiamazzi e urla, un forte invito alle autorità e alla politica (era presente l’assessore all’ambiente Mazzocca) a legiferare in maniera sensata e compiuta sugli ecoreati. Che manchi, infatti, una legislazione adeguata per punire chi danneggia l’ambiente è evidente anche dalla sentenza di Chieti, che nega l’avvelenamento delle acque, ammette il disastro ambientale ma solo colposo, e mandi tutti a casa senza condanne i 19 imputati giacchè i reati ipotizzabili sono prescritti.
Che gli ecoreati in Italia siano ritenuti un male minore, se non insussistente, lo dimostrano molti episodi. Non ultimi quelli relativi ad ecomostri palesemente abusivi e deturpanti, che vengono alla fine abbattuti, ma dopo decenni di costose e dilanianti battaglie legali.
Grave è il problema della prescrizione dei reati, in tempi troppo ristretti: la giustizia è lenta e affannosa e l’accertamenti dei reati ambinetali richiede molto tempo. Facile, quindi, incappare nella prescrizione salvatutti.
Questo il senso del sit in, molto composto e serio negli intenti. Peccato che la gente non abbia concesso la sua attenzione in misura sostanziosa: il Natale incombe, e tutti o quasi pensano ad altro.
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