Ma quanti soldi “avanza” la città…
Vasto – Scrive Massimo Desiati (foto): “E’ stata portata a termine l’attività di ricomposizione dei crediti vantati dal Comune di Vasto, nei confronti delle sole attività d’impresa con artita IVA, a titolo di ICI, TARSU e TOSAP. Il controllo, così come preannunciato, non è stato esteso ai privati cittadini. E’ stato un lavoro piuttosto lungo che ha impegnato dipendenti comunali, della SOGET e dell’AIPA, personale che si ringrazia per la collaborazione. Le verifiche sono state svolte in una postazione del Municipio messa disposizione ed appositamente dedicata.
Alla richiesta di accesso agli atti, presentata il 21 agosto scorso, è stato possibile dar corso soltanto dopo l’intervento della Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, alla quale l’Amministrazione comunale si era rivolta con un quesito in cui si paventava l’ipotesi di poter negare la documentazione richiesta.
Le imposte e tasse, per annualità, prese in considerazione sono state le seguenti:
- Imposta sugli immobili (ICI) dal 2007 al 2011 compresi
- Tassa su rifiuti (TARSU) dal 2007 al 2012 compresi
- Tassa per l’Occupazione suolo pubblico (TOSAP) dal 2007 al 2013 compresi
Non è stato possibile effettuare controlli per gli anni successivi e fino ad oggi a causa della mancanza della definitiva registrazione, presso le concessionarie del servizio di riscossione, dei relativi dati.
Crediti da riscuotere per importi aggregati:
ICI 2007 Euro 323.080,37
ICI 2008 Euro 483.283,00
ICI 2009 Euro 468.129,00
ICI 2010 Euro 500.135,00
ICI 2011 Euro 784.423,00
TOTALE ICI ANNI 2007/2011 Euro 2.559.050,37
TARSU 2007 Euro 87.967,95
TARSU 2008 Euro 125.279,77
TARSU 2009 Euro 146.696,45
TARSU 2010 Euro 250.345,97
TARSU 2011 Euro 302.457,87
TARSU 2012 Euro 329.715,20
TOTALE TARSU 2007/2012 DICHIARATO Euro 1.242.463,21
TOTALE TARSU 2007/2012 ACCERTATO Euro 391.050,00
TOTALE TARSU DICHIARATO + ACCERTATO Euro 1.633.513,21
TOSAP 2007 PERM. + TEMP. Euro 76.794,00
TOSAP 2008 PERM. + TEMP. Euro 117.889,28
TOSAP 2009 PERM. + TEMP. Euro 99.459,58
TOSAP 2010 PERM. + TEMP. Euro 95.240,47
TOSPA 2011 PERM. + TEMP. Euro 105.463,78
TOSAP 2012 PERM. + TEMP. Euro 146.494,10
TOSAP 2013 PERM. + TEMP. Euro 126.892,05
TOTALE TOSAP 2007/2013 Euro 768.233,26
TOTALISSIMO ICI – TARSU – TOSAP Euro 4.960.769,84
Dai totali qui conteggiati, sono già stati detratti gli importi relativi a posizioni debitorie annullate, a seguito di verifica, o soddisfatte, a seguito di accertamento. E’ possibile, inoltre, che i totali possano, in parte, discostarsi dalla precisa realtà, fatto imputabile agli accertamenti in corso ma, in ogni caso, le variazioni sarebbero, in percentuale, di scarso rilievo sui totali stessi. Variazioni di maggior rilievo, invece, sarebbero prodotte se potessero essere aggiunti gli importi relativi a ICI 2012/2103 e TARSU 2013, dati ancora in corso di registrazione e verifica.
Da tali risultanze, alcune considerazioni di carattere politico-amministrativo.
Il Comune di Vasto non è certo l’unico Comune d’Italia a trovarsi nelle condizioni di scarsa disponibilità finanziaria, anche e causa dell’evasione di imposte e tasse locali. L’attenzione va però rivolta, piuttosto, alla sua capacità e volontà di far fronte a tale evenienza. E’ impensabile, infatti, procedere in costanti e generalizzati aumenti delle imposte e delle tasse, a cui, da quest’anno, si aggiunge anche la TASI; imporre l’aliquota massima per l’addizionale comunale IRPEF, senza detrazioni per le fasce deboli (circa 400 mila euro); applicare l’aliquota massima per IMU+TASI per le seconde case, non adoperarsi per abbassare i costi della raccolta rifiuti, pur sapendo di dover coprire per il 100% la spesa del servizio; eliminare (ad oggi è ancora così) alcune agevolazioni nel pagamento della TARSU per le famiglie con persone con invalidità; è impensabile applicare aumenti del 150% sulle insegne pubblicitarie delle attività del Centro della città e di Vasto Marina, applicare la Tassa di soggiorno per le attività ricettive da far pagare ai turisti, è assurdo fare tutto ciò prima ancora di recuperare i crediti e l’evasione accumulati negli anni.
Nella considerazione delle reali difficoltà in cui versano quasi tutte le famiglie, abbiamo inteso rivolgere la nostra attenzione alle sole realtà con Partita IVA, avendo tra l’altro constatato che gli accertamenti comunali in corso danno miglior esito quando sono rivolti alle famiglie ed ai privati cittadini residenti, rispetto a quelli riferiti ai titolari di Partita IVA che pur assommano importi considerevoli.
Ci si rende sicuramente conto che le difficoltà determinate dal particolare momento economico sono tali anche per le imprese e che, quindi, anche per esse, il peso della tassazione locale è divenuto rilevante ma gli importi dovuti, in termini assoluti, rendono molto consistente il credito del Comune. C’è da aggiungere l’aspetto relativo alla riscontrata continuità dell’evasione da parte di alcuni titolari di Partita IVA, la cui posizione debitoria s’incrementa costantemente negli anni presi in esame.
La nostra iniziativa non è certo sospinta da atteggiamento poliziesco o, addirittura, persecutorio nei confronti delle imprese operanti sul territorio della città. La nostra azione è rivolta ad assicurare, per quanto possibile, un’equità contributiva senza la quale i cittadini, quelli scrupolosi nell’osservare, con diligenza, tutte le scadenze relative alle imposte e tasse comunali, considererebbero le stesse, così come in effetti giustamente considerano, inique ed eccessive.
Riteniamo che questa attività di verifica possa risultare utile al nostro Comune ed all’intera Comunità vastese. Il principio a cui attenersi, secondo noi il più giusto, è quello del “pagare meno pagare tutti”, intervenendo con ipotesi di rateizzazione per le situazioni più compromesse e stratificate nel tempo. Siamo coscienti del fatto che la situazione economica è tale da porre in vera difficoltà molte imprese, anche piccole, operanti a Vasto ma è impensabile che determinate situazioni debitorie si trascinino per anni, con il concreto rischio che possano godere della prescrizione quinquennale.
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