Buste paga evanescenti, sostenere salari
Pescara – Scrive Alfredo Fegatelli, foto, segretario generale Fiom CGIl Abruzzo: “Stretti nella morsa di una crisi iniziata 8 anni fa e della quale ancora non si intravede l’uscita, i lavoratori abruzzesi si trovano a fare i conti con un crollo dei salari dovuto al ricorso massiccio agli ammortizzatori sociali, che sempre più spesso rappresentano la principale fonte di sostentamento di intere famiglie.
La legge finanziaria 147/2013 aveva previsto l’aumento della misura di integrazione salariale per il ricorso ai Contratti di Solidarietà . La legge di stabilità 2015, pur estendendo i contratti di solidarietà alle imprese sotto 15 dipendenti, sembra riportare la percentuale di integrazione salariale al 60%.
Questa scelta, se confermata, rischia di compromettere ulteriormente i redditi dei lavoratori e delle loro famiglie.
Prendendo atto del precario stato di equilibrio che continuerà a caratterizzare la vita quotidiana degli abruzzesi almeno per i prossimi mesi, è auspicabile un intervento della politica regionale volto a sostenere il reddito dei lavoratori, riconoscendo in questa scelta un modo per contenere la crisi dell’intero sistema economico regionale al fine di rilanciare le attività .
Negli anni passati alcune regioni italiane, come la Toscana e la Lombardia, hanno sperimentato con successo meccanismi di sostegno al reddito prevedendo integrazioni salariali agli ammortizzatori sociali, in particolare verso i Contratti di Solidarietà , che costituiscono lo strumento più efficace per evitare la perdita di posti di lavoro attraverso la redistribuzione delle attività .
Facendo tesoro di queste positive esperienze di altri territori, la Fiom regionale invita la politica abruzzese ad aprire una riflessione al fine di sostenere uno strumento che evita i licenziamenti e costruisce le basi per la ripresa produttiva delle imprese.
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