SAE, per montagna hi-tec e accessibilitÃ
Pescara – L’acronimo e’ S.A.E., che sta per “Sicurezza, Ambiente, Energia” e si tratta di un progetto di ricerca, messo a punto in Abruzzo, che disegna un’idea di montagna hi-tech, sostenibile ed accessibile. E’ stato realizzato da tre Pmi del comprensorio sciistico dell’Alto Sangro – Sifatt, Monte Pratello e Pizzalto – con due collaboratori specialistici, ovvero il consorzio Montagna Amica e la societA Altevie, e con il supporto della Facolta’ di Ingegneria dell’Universita’ dell’Aquila. Il progetto, andato avanti per piu’ di due anni impegnando oltre 20 esperti, e’ stato finanziato con le risorse del Por Fesr Abruzzo 2007-2013 destinate al Polo di innovazione, dominio turismo, ed e’ costato 750mila euro. Prevede un software per valutare il rischio di valanghe, che consente di avviare le procedure di monitoraggio e controllo, fino alla chiusura delle piste interessate; carrozzelle innovative e tecnologiche, gestite attraverso un tablet, per permettere ai disabili di muoversi liberamente nelle aree montane; dispositivi di guida vocali per consentire agli ipovedenti di passeggiare in montagna; sistemi innovativi, procedure unificate e standard piu’ elevati per quanto riguarda la sicurezza degli utenti.
E’ tutto riportato in un volume di oltre 600 pagine presentato nel corso di una conferenza stampa che ha visto la partecipazione del vicepresidente della Regione, Giovanni Lolli, del presidente di Federfuni Abruzzo, Fabrizio Di Muzio, del presidente del Consorzio Skipass Alto Sangro, Bonaventura Margadonna, del presidente del Consorzio Montagna Amica, Doriano Di Benedetto, di Pierluigi Beomonte Zobel dell’Universita’ degli studi dell’Aquila e del responsabile del Progetto S.A.E., Marco Cordeschi.
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