CRESA, occhio sui consumi abruzzesi


L’Aquila – Proseguendo nella scelta di dare maggiore risalto alla dimensione sociale regionale, il CRESA ha
commissionato al noto istituto per le analisi demoscopiche DOXA la seconda indagine sui consumi
delle famiglie abruzzesi, dopo quella realizzata nel 2009-2010 che per la prima volta andava a
colmare la lacuna presente nell’informazione statistica regionale.
Allo scopo di rilevare le spese sostenute dalle famiglie abruzzesi per l’acquisto di beni e servizi
destinati al soddisfacimento dei propri bisogni, l’indagine prevede di intervistare nell’arco di un
anno un campione di 800 famiglie rappresentative della realtà abruzzese, stratificate in base alla
provincia di residenza, alla classe di ampiezza demografica dei comuni e al numero di componenti.
Attraverso la somministrazione del “Diario degli acquisti giornalieri” e del “Riepilogo delle spese”
esse vengono intervistate relativamente alle spese per generi alimentari, abitazione e utenze,
arredamento, abbigliamento e calzature, sanità, trasporti e comunicazioni, tempo libero e istruzione.
Oggi il CRESA presenta i risultati intermedi della ricerca sul campo, relativi a marzo – settembre
2014, cioè i primi sei mesi del periodo previsto, e a 474 famiglie, cioè la metà del campione finale,
distribuite sull’intero territorio regionale (23% in provincia dell’Aquila, 23% a Teramo, 27% a
Pescara e 30% a Chieti).
I risultati dell’indagine, che avrà conclusione nel febbraio 2015, permettono di fotografare la
situazione relativa a marzo – settembre 2014 e di confrontarla con il 2013.


19 Dicembre 2014

Categoria : Economia
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