Confindustria, Squinzi dà forfait, ma la fusione tra Chieti e Pescara è ormai cosa fatta


Chieti – Fusione siglata, entro un mese ci saranno un presidente e gli organismi della nuova Confindustria unificata Chieti-Pescara. Le assemblee hanno detto sì, chi doveva firmare ha firmato. Nel territorio dell’unione operano circa 1000 aziende, e solo nella Val Pescara la popolazione residente si aggira sui 400.000 abitanti.
Gli obiettivi sono risparmio nella gestione, maggiore efficienza, capacità progettuali potenziate. Un b uon viatico verso altre fusioni, quella tra L’Aquila e Teramo, oppure – in prospettiva – una sola grande Confindustria abruzzese. Ma qualcosa che non va c’è.
Erano in molti ad attenderlo, alcuni anche in atteggiamento polemico, ma il presidente della Confindustria Giorgio Squinzi ha dato forfait e si è saputo ufficialmente solo questa mattina. Squinzi con un comunicato di quelli che non spiegano nulla – secondo le agenzie – non è arrivato a Chieti “per impegni che aveva già in agenda”. Una frase contorta e un evidente escamotage per non esserci: se gli impegni Squinzi si aveva già in agenda, come mai aveva inserito anche quello della sua presenza in Abruzzo? Forse la spiegazione del forfait, dicono alcuni, sta altrove: la fusione Chieti-Pescara presenta di problemi e attizza appetiti e ambizioni di potere che non sono salutari per l’Abruzzo, per la aree interessate, per gli operatori dell’industria.


09 Dicembre 2014

Categoria : Cronaca
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