Più libri, più liberi


Roma – (di Gianfranco Giustizieri) – (Foto: Pietro Zullino) – Ore 10, Fiera nazionale della piccola e media editoria, Palazzo dei Congressi – EUR, Roma.
Uggiosa mattinata, molte nuvole minacciose, vento fastidioso, temperatura abbastanza mite. Mi reco nell’area di accoglienza per ritirare il pass che una gentile signorina mi porge, n°1526. Intanto nell’area biglietti una fila imponente attende l’apertura dei botteghini, è bello vedere tanta gente in attesa di visitare la Fiera, acquistare libri, partecipare a workshop, incontrare autori, essere protagonisti nello spazio ragazzi. Quasi quattrocento espositori disposti su due piani, box allineati con libri di ogni genere, sale di ristorazione e servizi vari, sale convegni organizzate secondo la capienza e contrassegnate in ordine di grandezza dal nome della preziosità della pietra: Diamante, Smeraldo, Rubino, Turchese, Corallo, Ametista.
Alle 11 avrò il mio intervento per cui c’è un po’ di tempo disponibile per il primo assaggio di libri. La riflessione immediata è per la quantità di pubblicazioni esposte, di ogni genere. Ce n’è per tutti i gusti e gli interessi. Incrocio quasi subito la Flaccovio per cui mi trovo lì, in bella esposizione la nuova edizione del libro di Pietro Zullino “Guida ai misteri e piaceri di Palermo”, poche parole e un “in bocca al lupo” da parte dell’editore. Gli stands espositivi si riempiono di visitatori: è uno sfogliare, toccare materialmente il libro, direi quasi annusare, domandare.
Un brulicare di persone che s’ingrossa sempre più: che i lettori di tutta Italia siano in questi spazi? Eppure la statistica dice che leggiamo poco ma tutta questa gente non è curiosa, è veramente interessata. Lungo un corridoio fa bella mostra di sé la Textus, naturalmente mi fermo, la ristampa di alcuni libri della Bonanni occhieggiano in mezzo ad altri, immediatamente riconosco le copertine seminascoste. Sopraggiunge Edoardo Caroccia, gli faccio i miei complimenti per gli ultimi libri pubblicati, “Il Dizionario della grande guerra” va molto bene in libreria!
È ora di andare, l’orario è molto rigido, un’ora a disposizione e non più. Salgo al secondo piano e ritrovo la sala assegnata, lo staff è cortesemente in attesa e disponibile. Amedeo Lanucara è già sul posto, con lui condividerò la presentazione del libro. Il pubblico incomincia ad affluire, molti amici di Pietro diventati anche miei. La figlia Nicoletta apre i lavori. I ricordi fluiscono: l’uomo, il giornalista, lo scrittore. Pietro Zullino ha sempre cercato ulteriori verità, quelle che “le colonne d’Ercole” create dai sistemi religiosi, politici ed economici spesso impediscono di raggiungere. Tutta la sua vita, una vita per la scrittura, è stata dedicata allo svolgimento di questo percorso, senza compromessi. Lanucara illustra il libro, ne ricostruisce la genesi, mette in evidenza l’attualità del testo nonostante siano trascorsi quarant’anni dalla prima pubblicazione. Il tempo passa velocemente, tanti consensi, approcci e promesse per nuovi lavori da condividere, un’attenzione particolare anche per il libro “Io, Ippocrate di Kos”, mi saranno inviate tutte le recensioni uscite sui quotidiani nazionali.
Riprendo il mio tour tra i libri. Gli interni sono molto caldi, il riscaldamento e le persone contribuiscono a una lieve sensazione di fastidio. In un’area ragazzi, bimbi di diversa età sono distesi sul pavimento intenti in un laboratorio di disegno. Un brusio che diviene vociare, si fa largo, uomini della scorta costruiscono un passaggio per la Rosy Bindi: un incontro con “l’Espresso” dal titolo “Da Roma a Milano la mafia che non si vede”, di questi giorni, con Roma al centro dell’attenzione di tutta l’Italia, non poteva esserci un tema più indovinato, fortunata preveggenza!
Mi fermo a lungo presso lo stand delle edizioni Kirke di Avezzano, il richiamo di una terra conosciuta agisce sempre nel subconscio: libri interessanti che stimolano anche la fantasia, storie di santi e di briganti, leggende marsicane, lettura antropologica di un territorio.
Più in là la Lisciani, tempi passati d’insegnamento richiamavano maggiormente la mia attenzione, ora un breve sguardo. Ed ancora Sellerio, Il Saggiatore, Storia e Letteratura, Salerno Editrice, lo stand di Matera capitale della cultura 2019…
Esco, l’aria è ancora mite, la biglietteria lavora ancora!


09 Dicembre 2014

Categoria : Cultura
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