Decreto “millefregature”, zona franca beffa? Sospiri smentisce, silenzio su L’Aquila
L’Aquila – ”La notizia che nel decreto ‘millefregature’ il Governo cancella la zona franca di Pescara e non inserisce quella dell’Aquila appare l’ennesima beffa ai danni degli abruzzesi. La cosa non ci stupisce vista la sudditanza finora dimostrata dalla classe dirigente di centrodestra abruzzese nell’interlocuzione con il Governo”. A parlare e’ il capogruppo di Rifondazione comunista in Consiglio regionale d’Abruzzo, Maurizio Acerbo. ”Per non parlare – aggiunge – dell’assoluta invisibilita’ dei parlamentari abruzzesi, eccezion fatta per le vicende giudiziarie e i subappalti nella ricostruzione”. E ancora: ”Dopo la figuraccia di Chiodi sulle tasse arriva ora la doccia fredda sullo strumento che avrebbe dovuto fare da volano al rilancio economico post-terremoto. Per quanto riguarda Pescara poi va segnalato che con una giunta di centrodestra la citta’ ha finora perso i finanziamenti di 20 milioni di euro per il 150* anniversario dell’Unita’ d’Italia e ora la zona franca”. ”L’aver dato copertura all’operazione mediatica di Berlusconi e Bertolaso sul terremoto – conclude Acerbo – ora consente a Tremonti di dire che l’Abruzzo ha gia’ avuto troppo. Checche’ ne dica Chiodi e’ indispensabile rilanciare la mobilitazione della societa’ aquilana e abruzzese per richiedere al Governo di mantenere gli impegni. Questo e’ un Governo che pensa soltanto al Nord e se non si alza la voce si rimane a bocca asciutta”. Il consigliere regionale Sospiri ha dal canto suo smentito la notizia che la zona franca sia stata tolta a Pescara. Niente di niente su quella negata a L’Aquila, a quanto si apprende.
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