Gli 80 anni del Guerriero in… sombrero


Chieti – Da oggi fino al 2015 una serie di iniziative per gli 80 anni dal giorno del rinvenimento casuale della statua simbolo, quella del cosiddetto Guerriero di Capestrano. Esposizione di carte inedite dell’archivio storico della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo che ricostruiscono la storia del Guerriero di Capestrano dal ritrovamento, 80 anni fa, alla prima esposizione. E poi tavola rotonda e video realizzati con storie tratte da testi e disegni di alunni.
Il “guerriero di Capestrano” – oggi divenuto il simbolo dell’Abruzzo, conservato nel museo archeologico di Chieti, è una scultura in pietra e marmo del VI secolo a.C., del periodo dell’arte italica, popolo dei Piceni. E’ dunque un’opera d’arte ma anche un prezioso documento storico di una civiltà di cui bisogna capire ancora molto. Fu trovato nel 1934 da un contadino in una necropoli ad Aufinum, l’antico borgo originario di Ofena, nel territorio di Capestrano.
I successivi scavi riportarono alla luce una necropoli con alcune tombe e corredi funerari, datati tra il VII e il IV secolo a.C. Il copricapo, a larghe tese come un sombrero, intagliato separatamente, venne ritrovato in seguito. La statua è alta 2 metri e 10, e doveva essere colorata. Il copricapo, caratteristico per le sue larghe tese che lo fanno assomigliare ad un sombrero, è stato interpretato come un elmo da parata, dotato di cimiero (sulla parte superiore si notano le tracce di una cresta sporgente, oggi perduta), oppure come lo scudo (difesa), che veniva portato sulla testa quando non era in uso in battaglia. La statua venne realizzata da uno scultore di nome Aninis per un guerriero di nome Nevio Pompuleio.
Certo la forma insolita del cappello, una sorta di ampio disco con una cupola (un sombrero e o un cappello da prete…), suscita curiosità. Doveva essere scomodo indossarlo in battaglia. Forse, suggerisce qualcuno, era uno scudo da difesa che fu collocato in testa al guerriero, ritratto da morto in posizione solenne. O più logicamente uno scudo-copricapo, visto che la cupola ha esattamente la misura giusta per la testa dell’uomo chiamato Nevio. Sicuramente uno importante, un capo, meritevole di una imponente statua. Oggi gli facciamo gli auguri: noi lo conosciamo da 80 anni ed è una delle fortune dell’Abruzzo.


07 Dicembre 2014

Categoria : Storia & Cultura
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.