La Marsica in balia dei ladri


Avezzano – La Marsica, come del resto altre zone dell’Abruzzo e della provincia aquilana, capoluogo incluso, è in balìa dei ladri, che scorrazzano indisturbati sia in città che nei centri minori. Nessuno si sente più al sicuro, visto che vengono presi di mira soprattutto negozi, depositi, magazzini, capannoni, ma anche case e ville nelle quali si è sicuri di trovare cose da rubare. Come è accaduto a Capistrello, dove in una casa i ladri hanno arraffato anche un diamante. Il cacio sui maccheroni per la loro impresa.
Il numero dei furti è ormai altissimo. L’ultimo, come riferiscono le cronache locali, ai danni della Cantina del Fucino a Paterno, già altre volte colpita. Chi è penetrato nei locali, senza neppure grande impegno, ha preso di mira una cassaforte che come nei film era “nascosta” dietro un calendario. In molti casi, infatti, le incursioni e le ruberie non sono validamente ostacolate o contrastate, mancando ancora una mentalità difensiva che invece sarebbe ormai indispensabile.
L’assenza di tale atteggiamento difensivo, che dovrebbe essere una regola, è provata dagli incredibili furti di auto avvenuti a L’Aquila: veicoli lasciati nei pressi di un bar periferico con chiavi nel quadro e naturalmente porte aperte. Spariti nel giro di pochi minuti, naturalmente. Il furto è ancora psicologicamente rifiutato da persone che non si rendono conto della realtà, non sanno, non si informano, non leggono nulla sui giornali.
Combattere il dilagare della piccola malavita (ma spesso si tratta anche di ladri temibili, capaci di fare del male, aggressivi) è sostanzialmente solo una necessità, non esistendo azioni di contrasto efficaci o piani (che si sappia, almeno) delle autorità. I furti si susseguono a raffica, ovunque, sempre più numerosi, in piccoli e grandi centri. La necessità, appunto, di intervenire in qualche modo, alla quale non corrispondono fatti o azioni concrete. E’ evidente che, spesso, c’è una sorta di resa. O di impressionante inadeguatezza di fronte al manifestarsi di fenomeni socialmente gravi, che incutono paura, allarme, provocano isolamento e timori nelle persone, prese dalla sensazione di essere indifese. Alla lunga potrebbero esserci anche pesanti ricadute demografiche ed economiche: gente che se ne va, abbandona o svende beni immobili.


06 Dicembre 2014

Categoria : Cronaca
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