“Un ponte di note”


Pescara – (ore 0,15) – (di Stefano Leone)
In mattinata è stato presentato “Un ponte di note”, un evento che nasce per unire culture e nazionalità diverse, annullare le differenze sociali e abbattere persino le barriere del carcere. Una finalità contenuta in un progetto speciale, “La Città in Coro”, promosso dall’Associazione Scuolacantora con la compartecipazione del Comune di Pescara e finanziata dalla Regione Abruzzo, che coinvolge i bambini delle classi quarte e quinte della scuola primaria dell’Istituto comprensivo 1 di Pescara, il coro della Scuolacantora e quello dei detenuti della casa Circondariale di Pescara. Alla conferenza hanno partecipato il sindaco Marco Alessandrini, l’assessore alle Politiche Sociali Giuliano Diodati, il maestro Andrea Zappone, motore del progetto, la direttrice dell’Istituto Maria Luisa Sasso. Tre voci diverse, unite in un’unica e imponente formazione di 200 elementi che si esibirà in un particolare Concerto di Natale dal palco dell’Auditorium Flaiano mercoledì 10 dicembre alle ore 21, diretta dal Maestro Andrea Zappone, motore di progetto ed evento. Ingresso libero. “Questo progetto è l’ennesima testimonianza di di vivacità associativa – così il sindaco Marco Alessandrini – la migliore risposta alle tentazioni dell’individualismo. Sociale, cultura, arte, sono mondi non più paralleli, ma uniti dall’intento di aiutare la comunità ad affrontare i tempi che corrono, anche quando sono difficili e bui. Questo progetto è speciale perché riesce a intrattenere e a educare all’accoglienza”. “Assisteremo all’atto terminale di un progetto nato l’anno scorso ma destinato ad andare lontano – aggiunge l’assessore alle Politiche Sociali Giuliano Diodati – E’ un progetto di inclusione sociale, che ha coinvolto anche l’Istituto Circondariale di Pescara. Nato incontro dopo incontro fra mondi diversi, a cui hanno partecipato i bambini dell’Istituto comprensivo di Pescara 1, che culminerà con un coro unico di bambini, detenuti e le voci che alimentano l’associazione che è un’esperienza speciale per tutti e un’occasione che dei soggetti così sensibili non avrebbero altrimenti avuto”. “Un’esperienza bella e già vissuta, per questo lieti di riproporla – spiega la professoressa Maria Luisa Sasso – i bambini si sono sentiti monto coinvolti, sono ragazzi che vivono in un ambiente difficile, che ha svantaggi sociali rispetto ad altri ambienti della città, una posizione che consente a piccoli e famiglie di apprezzare che c’è qualcosa che viene fatto per loro. E questa magia diventa la musica che ascolteremo insieme alla città”. “25 anni fa nacque musica in concerto – conclude il maestro Andrea Zappone – la musica divenne un “pretesto” per insegnare ai bambini ad avere la testa sulle spalle. Un gruppo di genitori alcuni anni fa ha deciso di fare volontariato per i bimbi delle elementari. Sono diventati un coro che non ha fatto mancare la propria voce quando crollò la scuola di San Giuliano di Puglia, né a l’Aquila per il terremoto e mercoledì, ancora una volta con i bambini di via Sacco, Fontanelle e di via Salara, insieme ai detenuti che hanno aggiunto altro valore all’evento”. Il progetto è speciale, perché ricade nel Programma Attuativo Regionale a sostegno di “Politiche per la coesione sociale”, che hanno l’inclusione e la vivibilità come importanti basi di riferimento. L’Associazione Scuolacantora opera quotidianamente in questi ambiti, avvicinando alla musica migliaia di minori, fondendo le storie e il bagaglio sociale di ognuno affinché diventino voci di un coro capace di rappresentare tutti. Con “La città in coro” il Comune di Pescara, operando attraverso il Servizio Politiche Comunitarie, ha sposato la finalità dell’Associazione Scuolacantora guidata dal Maestro Andrea Zappone, affidando al progetto un’alta valenza sociale per gli ambiti che coinvolge, che vanno dal carcere ad aree urbane particolarmente sensibili. Il risultato è uno strumento per l’esplorazione artistica e la promozione dei talenti cittadini di straordinario effetto, anche attraverso nuove forme artistiche quali sono i “cori polifonici integrati”, che diventano uno spazio unico per esprimere la propria creatività. Sono questi i mondi che mette insieme il coro dell’Associazione, formazione che da anni raggruppa amatori del canto a partire dai familiari dei bambini formati dal maestro Zappone e, per questo evento gli studenti dell’Istituto Comprensivo 1 e i detenuti della Casa Circondariale di Pescara.


06 Dicembre 2014

Categoria : Cronaca
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