C’è la tosse? Lo sciroppo aumenta…
Alba Adriatica – Da T.U. – lettera firmata – riceviamo: “Ho letto sul vostro sito un articolo sugli aumenti di alcuni farmaci, segnalato qualche giorno fa. Fate bene a notare questi comportamenti inqualificabili e ve ne aggiungo un altro. In una farmacia di Alba Adriatica ho acquistato un comunissimo sciroppo fluidificante prodotto dalla Dompè a L’Aquila, che fino a 15 giorni fa costava 8 euro e 80 centesimi. Tre giorni fa me lo hanno fatto però pagare 9 euro. Venti centesimi, 400 lire, di aumento in pochi giorni proprio nel periodo della tosse e dei raffreddori che costringono a comperare lo sciroppo. Mi chiedo se la Dompè lo ha aumentato oppure se le farmacie hanno deciso di aumentare il prezzo alla chetichella sapendo di venderne di più. E’ un comportamento accettabile da paese civile?”.
(Ndr) – Anche nell’articolo al quale fa riferimento, chiedevamo alla sanità regionale, ai farmacisti (che hanno un ordine professionale) o a chiunque pensi di aver una risposta, di fornire spiegazioni. Che regolarmente non sono arrivate, come non arriveranno questa volta. Offende che le farmacie si comportino come negozi qualunque, obbedendo solo alle regole del profitto. Giusto in misura ragionevole, ci mancherebbe, ma aumentare il prezzo di uno sciroppo quando c’è la tosse in giro, non appare proprio un comportamento esemplare. Se poi c’è una ragione obiettiva per spremere altri 20 centesimi ai consumatori, siamo qui per conoscerla.
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