Lettera pastorale Mons. Seccia


Teramo – Il Vescovo della Diocesi di Teramo-Atri, Mons. Michele Seccia, all’inizio dell’anno pastorale, ha pubblicato una nuova Lettera pastorale rivolta a tutta la Comunità diocesana. Essa reca il titolo “Collaboratori della gioia del vangelo”, una espressione che evoca il suo motto episcopale (Adiutor gaudii vestri = Collaboratore della vostra gioia), tratto dalle parole dell’Apostolo Paolo (2Cor 1,24).
Con questa Lettera Pastorale, il Vescovo Michele ha inteso offrire una riflessione articolata sull’esperienza della sesta Assemblea diocesana degli organismi di partecipazione, svoltasi nel luglio scorso. Proprio da lì, ha preso forma una nuova idea di pastorale che assume la missionarietà quale urgenza del nostro tempo, in una convinta riscoperta della fede, per entrare nel cuore di quelle realtà che hanno bisogno di essere rivisitate.
Dalle riflessioni e dalle indicazioni emerse dai lavori dei laboratori, il Vescovo ha ripercorso e puntualizzato alcuni temi che riguardano l’attualità di questa Chiesa locale, ma soprattutto della nostra società: l’educazione, i giovani, la disabilità, la famiglia, ecc.. Da questi emergono gli indirizzi e gli obiettivi dell’azione pastorale diocesana che dia forza alla nuova evangelizzazione. In particolare, la “sfida della povertà”, come insegna Papa Francesco. “La Comunità cristiana – si legge nella lettera – deve fare proprio lo stile di Gesù, come spiegato nella parabola del buon samaritano…Il modello di una Chiesa in uscita, capace di guardarsi intorno e fermarsi accanto all’uomo, per prenderne cura, senza fretta, con disponibilità e mettendo in gioco, sino in fondo, l’uso della propria libertà di scelta”.
Le questioni affrontare nella Lettera pastorale proiettano la Diocesi verso gli eventi della Chiesa Italiana e in particolare verso il Convegno ecclesiale di Firenze, che si svolgerà nel Novembre 2015, sul tema “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo”. La Chiesa italiana intende riproporre al mondo l’umanesimo cristiano che manifesta la più grande verità sull’uomo che non può vivere senza amore, se non gli viene rivelato, se non lo incontra, se non lo sperimenta e non lo fa proprio. E la verità dell’ umanesimo si realizza con un’apertura verso l’Assoluto nel riconoscimento d’una vocazione, che offre l’idea vera della vita umana. In continuità con questa esigenza, in appendice alla lettera, il Vescovo ha voluto inserire il documento riguardante la Relazione conclusiva del Sinodo Straordinario” (“Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto della evangelizzazione”), perché anche questo tema così attuale e delicato sia posto all’attenzione della Chiesa locale.
La Lettera pastorale è ora affidata alle parrocchie, ai movimenti e associazioni, agli organismi pastorali, alle foranie, ad ogni uomo e ad ogni donna di buona volontà, per un’attenta lettura, dalla quale ciascuno potrà ricavare luce e forza per essere in pienezza “Collaboratori della gioia del Vangelo”.


04 Dicembre 2014

Categoria : Cronaca
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