Truffa, falso, abuso: a giudizio Del Corvo


L’Aquila – L’INCHIESTA CHE PORTO’ ALL’ARRESTO DI SPECCHIO PER LE SCUOLE AD AVEZZANO – Con 10 rinvii a giudizio e 17 pronunciamenti di non luogo a procedere, il gup Ciro Riviezzo, ha definito l’inchiesta giudiziaria per le presunte irregolarita’ negli appalti gestiti dalla Provincia per la ristrutturazione delle scuole della Marsica. Furono affidati lavori per parecchi milioni ma secondo la Procura esistevano soluzioni alternative che avrebbero permesso di evitare queste spese. Si tratta della stessa inchiesta per la quale un paio di anni fa venne arrestato l’ex direttore generale della Provincia Valter Angelo Specchio, accusato anche di una serie di presunti sprechi di soldi pubblici con impiego di auto di servizio.
Tra i 10 imputati che a maggio dovranno affrontare il processo figura, con l’accusa di truffa, falso e abuso d’ufficio – in concorso con lo stesso Specchio – l’attuale presidente della giunta di centrodestra della Provincia, il commercialista di Celano Antonio Del Corvo (foto). Il Presidente avrebbe avallato la “somma urgenza” dei lavori oggetto di contestazione da parte della Procura . Secondo l’accusa, Specchio e Del Corvo, in sostanza, per via degli affidamenti diretti dei lavori, avrebbero procurato indirettamente a enti o societa’ un ingiusto vantaggio. Oltre a Del Corvo e Specchio, sono stati rinviati a giudizio Giancostantino Pischedda, procuratore speciale di una ditta sarda che ha eseguito i lavori ad Avezzano, l’imprenditore Franco Rossano Palazzo, gli imprenditori sardi Maurizio e Stefano De Pascale, gli ingegneri Amedeo Figliolini e Cesidio Serafini, i quali sono accusati di aver fatto in modo che la Provincia prendesse in locazione e restaurasse un immobile ad Avezzano cosi’ da far ottenere un ingiusto vantaggio al titolare del medesimo fabbricato. Analoghe contestazioni sono state mosse agli imprenditori Domenico Cifani e Giuseppe Fantozzi. In sede di udienza preliminare il giudice Riviezzo ha deciso di prosciogliere la posizione di 17 piccoli imprenditori, tutti marsicani, molti dei quali concittadini del presidente celanese, cui erano mosse contestazioni di false fatture.


01 Dicembre 2014

Categoria : Cronaca
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