Fluad, riesumazione salma donna Frisa – Crescono le incertezze, ma i test sono negativi
L’Aquila – Per la donna deceduta a Teramo, oscurità assoluta. Vaccinata molti giorni prima del decesso, da un lotto che pare diverso da quelli sospetti. Ha senso ancora domandarsi se esistono nessi tra decessi e vaccini, in serata arrivano
notizie secondo le quali “sarebbero negativi i test sui vaccini eseguiti a livello nazionale”. Lo fa sapere il Ministero della salute, nessuna dichiarazione dalla sanità abruzzese o dalle singole ASL.
Molti si chiedono: i decessi avvengono solo in Italia, le vaccinazioni in molti altri paesi, perché? Su questo la Lorenzin non dice nulla, limitandosi a ricordare che l’anno scorso vi furono 8.000 decessi per l’influenza in Italia, tutte persone non vaccinate.
LA CRONACA DELLA MATTINATA – La salma dell’anziana di Frisa morta a 24 ore dalla vaccinazione con il Fuad sarà riesumata per accertamenti. Il certificato di morte parla di decesso per ictus cerebrale, ma i familiari della donna vogliono certezze e chiedono di verificare se esiste un nesso tra il vaccino e la morte.
Come in tutta Italia, si cerca appunto questo nesso, che finora tutti – dal ministro della salute alle ASL – negano. Non esiste, al momento, un risultato scientifico che accusi il vaccino direttamente e sicuramente. Ma il vaccino Fluad viene nel frattempo tolto di mezzo. I carabinieri del NAS sono all’opera, la ASL Chieti-Lanciano-Vasto assicura che viene ritirato ovunque si trovi.
Le morti sospette in Abruzzo sono due e restano due. Ma l’assessore alla sanità Paolucci non ha dubbi e in televisione esorta a continuare la vaccinazione, altrimenti i danni per le categorie a rischio potrebbero essere maggiori. Cosa pensare e a chi credere?
La gente, si sa, è ormai quanto meno allarmata e dubbiosa e molti al vaccino per ora riunciano, dicendo: “Vedremo”. Vi sono medici di base che avvertono i loro pazienti: “Se volete vaccinarvi, recatesi negli uffici della ASL”. Nei suoi sempiterni silenzi comunicativi, la regione – pur a conoscenza di questa situazione riguardante i medici – non ha detto o fatto sapere nulla: possono rifiutare la vaccinazione?
Dopo 13 o 14 decessi, ormai non si sa neppure quanti sono stati in Italia, la confusione (come era prevedibile) è diffusa. E i risultati degli accertamenti richiedono ancora tempo, non si sa quanto.
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