Piazza “ex pozzo” o luminosa?
Chieti – Riceviamo da Luciano Pellegrini: “Venerdi 28 novembre, alle ore 18,si è inaugurata a Chieti la discussa fontana al “pozzo”, Piazza Valignani. Discussa non per il progetto, ma per la dislocazione. C’era gente, più che altro curiosa, la maggior parte contraria alla scelta della piazza. Chissà se è il caso di rinominare questa piazza, “ex pozzo”, con “Piazza della Fontana Luminosa”?
Il sindaco Umberto di Primio è felice, l’ha voluto ed ha in mente di creare in questa piazza un salotto,con panchine e fioriere, ma se non si realizza il blocco del traffico, ogni intenzione è inutile. C’è stata la benedizione dell’arcivescovo di Chieti Vasto Bruno Forte, penso che sia stata previdente, affinché questa fontana non faccia la fine delle altre fontane non funzionanti o semi funzionanti. Alle fontane non funzionanti, Tricalle, Piazza Malta, Piazzale Marconi a Chieti Scalo, bisogna aggiungerne un’ altra, anche questa contestata dai cittadini, non per il posto, ma per il disegno trapezoidale, per la lungaggine dei lavori, per il progetto che si è dovuto variare, per la grossezza della conca rispetto alla piccolissima vasca. E’ la fontana in Via Asinio Herio. Lo zampillo dov’è? Le fontane funzionanti a metà, sono tutte le altre, specialmente alla villa comunale. Per l’ossidazione degli ugelli, l’acqua non esce più o poca. Sono fontane sgradevoli a vedersi, anche il tridente di Nettuno ha la stessa situazione, solo da un dente l’acqua zampilla normale, dagli altri due denti l’acqua è quasi assente. Occorre urgentemente provvedere alla manutenzione, altrimenti queste fontane” a metà servizio” avranno la stessa sorte delle altre, non zampilleranno più acqua.
Torniamo alla fontana luminosa. Ha un acronimo inciso sulla fascia di ghisa: una T – una A – e una E molto ben stilizzate. Queste tre lettere formano la parola TEATE. Le luci che illuminano la vasca cambiano velocemente di colore così come l’altezza e il flusso dell’acqua. La critica è per l’umidità che l’acqua produce, sia sul sedile di marmo che circonda la fontana, sia sull’area antistante che risulta scivolosa. Bisogna controllare il vento, ma da notizie riferite, il problema è stato risolto con l’installazione di un anemometro o qualcosa di simile, che in base alla velocità del vento, regola sia l’altezza dello zampillo che la portata dell’acqua. Questo per evitare che il vento possa bagnare i passanti ed in inverno creare ghiaccio sul suolo. L’idea di far sedere i cittadini sul marmo che contorna la fontana è un po’ azzardoso. Se non si blocca il transito delle automobili su Corso Marrucino, quale cittadino ha il coraggio di sedersi per respirare i gas di scarico delle vetture, oltre al pericolo che qualche autista che prende la curva stretta, può investirlo e passare sopra i suoi piedi?
La volontà del sindaco c’è, bisogna avere il coraggio di attuarlo.
Purtroppo la fontana costringerà ad adattare le abitudini dei cittadini . L’albero di natale che in qualsiasi città del mondo viene posizionato al centro delle piazze, ora dovrà cambiare posto, bisogna farci l’occhio. La processione del venerdì santo, sopraggiunto all’ostacolo…, “la fontana…”, dovrà adattarsi ad una scelta… Girare a destra o a sinistra. Per gli appuntamenti i cittadini decidevano di incontrarsi al “pozzo”. Ora bisognerà cambiare luogo. Insomma, ci vorrà tempo per abituarsi. Ora la fontana è là.
Però bisogna pensare anche ai dispetti di qualche burlone, come è successo alle altre fontane, che potrebbe versare detersivo, si forma la schiuma e… Concludendo, se il centro sinistra dovesse vincere le prossime elezioni per la scelta del sindaco, potrebbe vendicarsi per la poca attenzione riservata da questa amministrazione alla non realizzazione dell’ascensore in largo Barbella, … potrebbero anche spostare la fontana in qualche altra piazza.
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