Ricostruzione: furbi, silenzi e illeciti – I subappalti finiscono in Procura?
L’Aquila – E’ LA VICENDA DEI SUBAPPALTI NON PAGATI DA IMPRESE CHE DICHIARANO IL FALSO – Ricostruzione e ombre sempre più lunghe su affaristi, furbi, elusori di leggi e regole, false dichiarazioni, ma anche silenzi inquietanti che somigliano a complicità . L’ultimo bubbone, come è stato riferito, riguarda i subappalti.
Domani in Comune ci sarà una riunione, voluta dal sindaco Cialente, per approfondire l’argomento. Dopo di che, sarà il sindaco a portare in Procura elementi per aprire un’indagine estesa e ancora una volta sufficiente per far tremare sedie, uffici e computer.
La vicenda, a dire il vero, non è nuova perchè almeno due anni fa fu proprio il sindaco a parlarne e a esortare tutti i danneggiati ad agire, tentando di stabilire e imporre delle regole a vantaggio degli onesti, ma soprattutto di imprenditori, commercianti e lavoratori aquilani o abruzzesi.
Non avvenne nulla, nessuno agì, nessuno denunciò. Anzi, forse qualcunò ostacolò e tento di insabbiare. Riuscendoci, a quanto pare…
In sostanza, per centinaia di lavori ottenuti da imprese, centinaia di subappalti ad altre imprese, che non vengono saldate e rischiano di morire. A quanto pare, le imprese che danno i subappalti per essere a loro volta pagate, esibiscono false documentazioni, affermando di aver regolarizzato le loro pendenze. Insomma: io ho pagato i subappaltanti, ora pagate me…
La verità è invece che sono dichiarazioni fasulle, mendaci. Ma sono dichiarazioni scritte, in possesso dei committenti (pubblici e privati), quindi possono essere portate in Procura. Perchè chi subisce il danno, chi lavora e non viene pagato, finora non è andato in Procura?
E’ un po’ quello che accade con tanti imprenditori e impresari: con il giornalista si lamentano, accusano, rivelano retroscena, raccontano “cose turche”, ma quando il giornalista chiede loro di esporsi, di firmare lettere e dichiarazioni, spariscono. Si eclissano. Negano, spesso, persino di conoscere il giornalista al quale hanno raccontato peste e corna.
Il sindaco Cialente su Facebook ha pubblicamente scritto tra l’altro: “Cosa ne penso: anzitutto ho chiesto all’ assessore Di Stefano di fare domani una riunione con la struttura comunale, per capire come intervenire e se possiamo. Ricordo infatti che si parla di documentazione che ci viene consegnata, sotto forma di autocertificazioni. Secondo punto porterò io stesso alla Procura questi articoli, rendendo un esposto. Sono certo che partiranno le indagini. Però adesso, una riflessione. Cosa aspettano questi subappaltatori a denunciare al Comune le imprese, ed andare loro alla Procura o dare a noi gli strumenti per andare? Secondo punto: ma i direttori dei lavori, benissimo pagati, non vedono, non sentono, non parlano? terzo: queste imprese , se non pagano, vuol dire che sono in terribile difficoltà (non voglio pensare che vogliano rubare soldi ai subappaltatori), allora perchè nessuno, nel momento in cui sono state scelte, nell’assemblea di condominio, e soprattutto l’amministratore, a sua volta pagato, si è preoccupato di vedere i bilanci di queste imprese?”.
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