Incredibile, rischia chiusura polizia frontiera
Pescara – Siccome al peggio non c’è mai limite, ore spunta che l’ufficio di Polizia di Frontiera dell’aeroporto d’Abruzzo rischia la chiusura. E’ l’allarme lanciato al Presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio dai delegati del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap), nel corso di un incontro che si è tenuto nel pomeriggio nella sede di Pescara del Consiglio.
“Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza – spiega Giampaolo Guerrieri, segretario provinciale di Pescara del Sap – ha presentato ai sindacati una bozza del piano di riorganizzazione, da attuare entro i primi mesi del prossimo anno, che prevede proprio la chiusura dell’Ufficio di Pescara, strategico in una regione turistica come l’Abruzzo. Come si può anche solo pensare di chiudere un Ufficio di Polizia di Frontiera che garantisce la sicurezza aeroportuale e il controllo di frontiera in uno scalo internazionale che ha un traffico annuo di circa 5000 voli,con un transito pari a 600mila passeggeri”.
Per il sindacato è incomprensibile che si sia pensato di andare a incidere sul quarto aeroporto d’Italia con traffico passeggeri inferiore al milione, mentre altri scali (come Ancona, a esempio, che è quinto) non è stato interessato da questa riorganizzazione. Il quadro prospettato dal Sap a Di Pangrazio porterebbe a conseguenze pesanti sull’operatività dell’aeroporto d’Abruzzo, che potrebbe perdere gran parte dei voli internazionali attualmente in funzione, bloccando qualunque ipotesi di sviluppo futura. E la stessa situazione riguarda anche il posto di frontiera al porto di Pescara. “Da parte mia – ha sottolineato Di Pangrazio – c’è la massima disponibilità a percorrere tutte le strade per scongiurare questa ipotesi. Chiederò ufficialmente l’intervento anche del Presidente della Regione Luciano D’Alfonso, considerato che l’aeroporto d’Abruzzo è una delle infrastrutture strategiche del nostro territorio, su cui abbiamo già investito importanti risorse”.
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