Abruzzo, carceri in cui si muore
L’Aquila – Giulio Petrilli, responsabile del dipartimento diritti e garanzie del PD, scrive: “Qualche giorno fa nel carcere di Teramo è morto un altro detenuto: il nigeriano Uzoma Emeka di 32 anni. Un’altra delle tante morti che si susseguono nell’ultimo periodo nelle carceri: suicidi, morti naturali, omicidi. Succede di tutto nelle carceri e come i barboni che muoiono di freddo sulle panchine delle città , o i migranti che muoiono annegati nelle barche fatiscenti che affondano, diventa un cliché normale la notizia delle morti.
Mai come oggi esse sono la discarica della società , abbandonati a se stessi in celle sovraffollate e fatiscenti i 64mila detenuti/e, a fronte di una capienza massima di 40mila. L’Abruzzo non fa eccezione e il carcere di Teramo ne è un esempio negativo, in primis per il sovraffollamento e poi stà strappando a quello di Sulmona il triste primato dei suicidi e delle morti, con l’interrogativo purtroppo legittimo che in qualche caso si possa trattare anche di omicidio.
La morte del detenuto nigeriano Uzoma Emeka, testimone di un pestaggio avvenuto all’interno del carcere di Teramo ne è un esempio. Arresto cardiocircolatorio, all’età di 32 anni: sono rarissimi questi eventi, attendiamo gli esiti dell’autopsia.
Nel frattempo non dimentichiamo che è sufficiente mettere nel caffè una dose eccessiva di alcuni farmaci che questo può accadere. Non sono per la cultura del sospetto, anzi, ma in questo caso un detenuto che può essere un teste chiave di un’inchiesta importante muore a 32 per arresto cardiocircolatorio, genera delle perplessità e dei dubbi fortissimi.
Rendiamo con l’informazione, con le visite istituzionali, con un monitoraggio continuo, trasparenti le mure del carcere.
Il carcere deve essere un luogo di espiazione della pena ma anche di recupero. Voltaire scriveva che la civiltà di una nazione si evince dallo stato delle sue prigioni. Mai come ora queste parole sono di stretta attualità ”.
(Nella foto la copertina di uno dei libri del grande scrittore americano Grisham su vicende carcerarie e problemi della giustizia)
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